s

Meloni mUSA di Zelensky: è lei a gestire i passaggi verso la pace in Ucraina
03-03-2025, 07:29
Il senso della linea italiana è l'alfa e l'omega di questo vertice di Londra: l'Occidente deve restare unito. Lo dice, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel bilaterale con il padrone di casa, il primo ministro laburista Keir Starmer. Certo, il Labour e i conservatori, famiglia cui appartiene Meloni, sono su sponde opposte del quadro politico-culturale, ma il filo tra Roma e Londra non si è spezzato dopo l'addio dei tories da Downing Street. Anzi. Il bilaterale di ieri è stato la conferma di quanto già emerso negli incontri degli scorsi mesi. Tanto che Starmer, su X, postando una foto con l'omologa di Palazzo Chigi, scrive. «la relazione tra Regno Unito e Italia è fondamentale. E' bello vederti, Primo Ministro Giorgia Meloni». Il nocciolo della questione, Meloni lo squaderna ancora, parlando con i giornalisti dopo il vertice e l'agenda intensa (oltre al bilaterale con Starmer, ne ha tenuto uno anche con il leader ucraino Zelensky). «Dobbiamo lavorare per rafforzare la nostra unità, e questo è l'impegno e il ruolo dell'Italia in questa fase. Tutto può deflagrare, e non è una buona notizia. quello che posso fare per mantenere l'Occidente unito e rafforzarlo lo farò e gli scenari alternativi non voglio neanche prenderli in considerazione». Nello specifico, spiega la premier italiana, «l'ipotesi di un ombrello nucleare europeo, prende int considerazione un disimpegno degli Stati Uniti. Io eviterei questo scenario, sono tutti scenari che non auspico». Perplessità, invece, Giorgia Meloni la dimostra sull'eventualità di invio delle truppe europee in Ucraina: «Resto perplessa, la vedo come una soluzione che rischia di essere molto complessa e meno risolutiva». Infatti, «credo che sia un errore togliere dal tavolo il dibattito sulla cornice atlantica, che si può proporre in varie maniere. Una soluzione del genere mi sembra meno risolutiva ma sono pronta a discutere, dare una mano e fornire un contributo». C'è poi un'altra questione sul tavolo, la scena della lite tra Trump e Zelensky che ha peggiorato il quadro. Ne ha parlato con il presidente Ucraino?, le viene chiesto. «Ho trovato Zelensky dispiaciuto, ma come lo siamo tutti noi. Ma l'ho trovato lucido e razionale come sempre, che vuole continuare a lavorare per cercare delle soluzioni». In questo momento, aggiunge, «non è utile in questa fase lasciarsi andare alle tifoserie». Quanto a lei, che era giunta a Londra dopo una telefonata con Trump nella tarda serata di sabato, alla Casa Bianca «a un certo punto andrò, ma non è calendarizzato». Nel frattempo c'è un altro dossier che si intreccia con i rapporti oltre oceano, quello dei dazi. «Sui Dazi siamo ovviamente molto preoccupati, noi siamo una nazione esportatrice». Tuttavia, «Donald Trump non è il primo che pone la questione del surplus commerciale, di una disparità, però credo che si possano trovare delle soluzioni anche su questo, che non sono necessariamente di rottura ma che sono invece di accordo». Dunque, un vertice britannico in cui è stato tenuto il punto mentre l'Occidente è a una strettoia. E la proposta italiana di un vertice tra Unione Europea, Stati Uniti e alleati è stato apprezzato dal leader polacco Donald Tusk: «Sostengo l'iniziativa del primo ministro Meloni di tenere un summit tra Europa e Stati Uniti», ha detto.
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0
Guarda anche
Libero Quotidiano
