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Miracolo di San Gennaro nel segno di Gaza, l'arcivescovo "Israele fermati"
Ieri 19-09-25, 22:46
Il sangue di San Gennaro e il sangue dei bambini palestinesi, posto idealmente accanto all'ampolla che conserva quello del patrono di Napoli. È nel segno di Gaza il 'miracolo' di San Gennaro che anche questa mattina si è ripetuto nel Duomo di Napoli, nel giorno della festività del 19 settembre, una delle tre date dell'anno in cui è atteso il prodigio. Nella chiesa cattedrale piena di fedeli già dalle primissime ore del mattino, alle 10.07 l'abate della Cappella del tesoro, monsignor Vincenzo De Gregorio, ha annunciato dall'altare "che all'apertura della cassaforte la reliquia è stata trovata completamente liquida". La gioia per l'avvenuto "miracolo" ha lasciato presto spazio alla commozione per le parole dell'arcivescovo, don Mimmo Battaglia, che ha dedicato gran parte della sua omelia alla tragedia in corso nella Striscia di Gaza, in Ucraina, "e in ogni terra ferita dove la violenza si crede onnipotente e invece è solo rumore". Il cardinale ha voluto lanciare "un appello chiaro, diretto, senza garbo diplomatico: Israele, cessa di versare sangue palestinese. Cessino gli assedi che tolgono pane e acqua, cessino i colpi che sbriciolano case e infanzie; apri i valichi, lascia passare cure e pane, sospendi il fuoco che non distingue e moltiplica gli orfani". Con la voce spezzata dalla commozione e più volte interrotto dall'applauso dei fedeli, l'arcivescovo ha proseguito citando l'avvenuto 'miracolo' di San Gennaro: "Il sangue è sacro, ogni goccia innocente è un sacramento rovesciato. Se potessi, raccoglierei in un'ampolla il sangue di ogni vittima, bambini, donne, uomini di ogni popolo, e lo esporrei qui, sotto queste volte. È il sangue di ogni bambino di Gaza che metterei esposto in questa cattedrale, accanto all'ampolla del santo". Prima dell'omelia nel duomo è stato trasmesso un videomessaggio di padre Gabriel Romanelli, parroco della chiesa della Sacra Famiglia di Gaza: "La situazione è molto grave in tutta la Striscia di Gaza - le sue parole -, le armi hanno preso il sopravvento, ma dobbiamo essere convinti che la pace è possibile, non è un'utopia". Parole e appelli che hanno trovato la condivisione dei tanti esponenti delle istituzioni e della politica presenti, a partire dal sindaco Gaetano Manfredi: "Stiamo vivendo una fase storica molto difficile, tra le tante guerre e le tante difficoltà che ci sono, e nei momenti di maggiore difficoltà la fede delle persone è un elemento fondamentale per trovare una nuova speranza". D'accordo anche Roberto Fico, candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Campania. "È stato un messaggio importante, sulla sofferenza che c'è a Gaza, sui bambini sterminati, e anche un appello affinché Israele si fermi", le parole dell'ex presidente della Camera, che ha seguito la celebrazione eucaristica seduto in seconda fila nei banchi posizionati ai piedi dell'altare, a fianco dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. A poca distanza, nella piccola tribuna riservata alle autorità sull'altare, sedeva il governatore uscente Vincenzo De Luca, che a Fico ha dedicato più di una dichiarazione polemica negli ultimi giorni. Nessun 'incrocio' o saluto tra i due, né all'arrivo né al termine della messa, quando hanno lasciato la cattedrale da due uscite diverse.
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