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"Non offra un ombrello ai violenti": La Russa inchioda la sinistra. E sull'antisemitismo...
11-11-2024, 08:41
Si infiamma la politica e cresce la tensione tra maggioranza e opposizioni dopo gli scontri avvenuti tra antagonisti e forze dell'ordine a Bologna, dove erano in corso due manifestazioni opposte: da una parte si erano schierati i collettivi antifascisti, dall'altra la Rete dei Patrioti e CasaPound. Durissime le reazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La premier ha attaccato quella "sinistra che continua a tollerare e foraggiare i facinorosi". Il leader della Lega, invece, ha avanzato una richiesta: "Bisogna chiuderli questi centri sociali occupati dai comunisti e lo chiederò oggi stesso al ministro Piantedosi". Oggi, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, sul tema si è espresso anche il presidente del Senato Ignazio La Russa: "C'è un cordone ombelicale che la sinistra deve decidersi a recidere. Non basta essere d'accordo su principi generali, come l'antifascismo, per unirsi a qualsiasi compagnia. Le compagnie bisogna scegliersele. O si finisce per offrire un ombrello ai violenti". "La Costituzione garantisce a tutti il diritto di manifestare, nel rispetto delle norme", ha ricordato la seconda carica dello Stato, "si può essere d'accordo oppure no con le ragioni di chi manifesta, ma non si può pretendere che si vietino quando le autorità preposte ne riconoscono la liceità. E a Bologna la Questura ha autorizzato dando prescrizioni molto restrittive ai manifestanti di CasaPound. Nessuno di noi, però, si offre di andare in corteo con gruppi estremisti. Certa sinistra, invece, scende in piazza con i facinorosi". L'appello a pesare le parole "è da rivolgere a tutti. Però non si può nemmeno dire che hanno tutti le stesse responsabilità. C'è una cultura troppo tollerante con la violenza, troppo nemica delle Forze dell'Ordine, troppo sorda alle istanze di sicurezza. Ed è evidente che non siano posizioni attribuibili all'attuale Governo. Facciamoci tutti un esame di coscienza", ha tuonato La Russa. Tra i temi caldi affrontati nel corso dell'intervista anche quello del risveglio dell'antisemitismo. Da tempo, ormai, la guerra in Medio Oriente sembra aver legittimato la nuova caccia all'ebreo. "Assistiamo a un allarmante rigurgito di antisemitismo. Io sono da sempre per la soluzione dei due popoli, due Stati. Ma a questo obiettivo non si lavora senza prendere le distanze da chi vuole la scomparsa di Israele", ha spiegato il presidente del Senato. La Russa ha voluto parlare anche "di chi in Italia e nel mondo non dice con chiarezza che per giungere a una vera pace bisogna partire dal riconoscimento del diritto di Israele a esistere. Pensiamo agli orribili pestaggi di tifosi israeliani ad Amsterdam: li condanniamo tutti, è ovvio. Però alla manifestazione di Milano alcuni hanno applaudito a quelle violenze. Bisogna saper prendere le distanze da questa deriva. La sinistra a volte è troppo tiepida", ha concluso.
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