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"Padre e madre" sui documenti è "discriminatorio", giudici contro il decreto Salvini
09-04-2025, 13:36
L'indicazione "padre" e "madre" sulla carta d'identità elettronica è discriminatoria, perché non rappresenta le coppie dello stesso sesso che hanno fatto ricorso all'adozione in casi particolari. La dicitura corretta è, dunque, quella di "genitore". La Cassazione (sentenza 9216/2025) ha respinto il ricorso del ministero dell'Interno contro la decisione della Corte d'Appello di disapplicare il decreto ministeriale del 31 gennaio 2019 - al Viminale c'era Matteo Salvini -, con il quale era stata eliminata la parola "genitori" dai documenti per tornare alla dicitura "padre" e "madre". Sulla carta d'identità pertanto torna la dicitura "genitori". Lo stabilisce il dispositivo con cui gli ermellini hanno respinto il ricorso presentato dal ministero dell'Interno contro la decisione della Corte d'Appello di Roma, volto a disapplicare il decreto ministeriale del 31 gennaio 2019. Quest'ultimo è il provvedimento con cui era stato eliminato il termine 'genitori' sulla carta di identita' dei figli per tornare a 'padre' e 'madre'. Oggi il colpo di spugna dei giudici perché late scelta "è irragionevole e discriminatorio".
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