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Pandori e uova, doccia fredda per Ferragni: a processo per truffa aggravata
29-01-2025, 10:23
L'imprenditrice e influencer Chiara Ferragni a processo per il pandoro-gate e il caso, per molti versi analogo delle uova di Pasqua. L'accusa contenuta nel decreto di citazione diretta notificato stamane ai difensori è di truffa aggravata. La richiesta della procura, firmata dall'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Cristian Barilli, riguarda anche gli altri indagati. Oltre che l'imprenditrice digitale, infatti, sono coinvolti l'ex braccio destro Fabio Damato, la manager Alessandra Balocco e l'imprenditore Francesco Cannillo che devono rispondere dei reati di "truffa continuata e aggravata" in relazione alle operazioni commerciali "Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni" (Natale 2022) e "Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate" (Pasqua 2021 e 2022). Le indagini chiuse dalla procura lo scorso ottobre, "hanno permesso di ricostruire la pianificazione e diffusione di comunicazioni" volte a indurre "in errore i consumatori in ordine al collegamento tra l'acquisto dei prodotti pubblicizzati e iniziative benefiche", riporta il documento. Per la procura l'ex moglie di Fedez avrebbe ingannato i consumatori e avrebbe ottenuto, tramite le due campagne commerciali, un ingiusto profitto di circa 2,2 milioni di euro, oltre che benefici non calcolabili "dal ritorno di immagine". Le due iniziative, pandori e uova di cioccolato, erano finite nel mirino dell'Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) e di più procure con la competenza infine assegnata a Milano. L'operazione "Balocco" avrebbe indotto "in errore un numero imprecisato di acquirenti" convinti che con il proprio acquisto Pink (al prezzo di 9,37 euro invece di 3,68 euro del prodotto tradizionale) avrebbero finanziato la raccolta fondi a favore dell'ospedale Regina Margherita di Torino. L'accordo, invece, si è rivelato ben diverso, per la procura: le società Ferragni hanno incassato poco più di un milione di euro per pubblicizzare via Instagram l'iniziativa benefica per la quale la società Balocco aveva destinato 50mila euro a favore dell'ospedale, indipendentemente dalle vendite che si sono attestate ad "almeno 362.577" pandori Balocco Pink Christmas. La procura, nella chiusura indagine, non quantifica per la società l'ingiusto profitto, ma se si calcola la differenza fra i due prezzi e lo si moltiplica per le vendite la somma supera i 2 milioni di euro. I difensori dell'imprenditrice, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, dopo aver appreso del decreto di citazione a giudizio hanno diffuso una nota: "Chiara Ferragni non ha commesso alcun reato- si legge nel comunicato - Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l'Agcom. L'interlocuzione con i pubblici ministeri non ha avuto l'esito auspicato e la Procura ha preferito demandare al giudice del dibattimento ogni decisione, nonostante sia evidente l'assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità. L'innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio, che affronteremo serenamente.
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