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Parolin sostituisce Papa Bergoglio: celebrerà lui i riti della Pasqua
19-03-2025, 07:08
Per la prima volta nella storia recente il Papa non presiederà i riti pasquali. Il Tempo, in anteprima assoluta, è in grado di anticipare il calendario delle cerimonie della Settimana Santa che l'ufficio per le celebrazioni liturgiche pontificie starebbe predisponendo in assenza, ormai data per certa, del Papa. La Domenica delle Palme sarà presieduta dal vice decano, il cardinale Leonardo Sandri. La messa del Crisma dal Vicario di Roma, cardinale Baldo Reina. La «Missa in Cena Domini» del Giovedì Santo dall'Arciprete della Basilica Vaticana, cardinale Mauro Gambetti. La Passione di Cristo dal cardinale Angelo De Donatis, penitenziere maggiore e la Via Crucis al Colosseo nuovamente dal Vicario Reina. La Veglia di Pasqua sarà invece presieduta dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, mentre la Messa del giorno di Pasqua, domenica 20 aprile, sarà celebrata dal decano del Sacro Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re. Ma, a quanto sembra, la vera notizia è che il giorno di Pasqua il messaggio «Urbi et Orbi» dalla loggia centrale della Basilica vaticana sarà dato per la prima volta nella Storia dal Segretario di Stato Parolin al posto del Papa. E a tutti appare come una sorta di «prova generale» per colui che è ritenuto unanimemente il più probabile successore di Bergoglio. Intanto ieri la sala stampa vaticana ha diffuso alcuni aggiornamenti sulla salute di Papa Francesco. La novità più importante è che dalla notte scorsa il pontefice non ha avuto più bisogno della ventilazione meccanica non invasiva, cioè la maschera d'ossigeno. Si sottolinea tuttavia che ciò «non vuol dire che non ne farà uso nei prossimi giorni», come pure il fatto che «il quadro clinico resta complesso, seppur stabile». Nelle ultime settimane il ricovero ospedaliero del Papa al Gemelli ha dato del filo da torcere anche gli esperti di protocollo vaticano e ai loro omologhi della corte reale britannica. Già a inizio anno, infatti, era stato reso di dominio pubblico un incontro tra il pontefice e Re Carlo III, il primo da quando è salito al trono. La data prescelta è l'8 aprile, secondo giorno della visita di Stato del sovrano britannico che sarà in Italia dal pomeriggio di lunedì 7 fino a tutto giovedì 10. Ieri, dopo qualche titubanza per l'incognita legata appunto alla salute di Bergoglio, la Casa Reale inglese ha invece confermato tutte le tappe della visita del monarca, compresa quella in Vaticano e in particolare l'udienza dal Papa. Anche se ad oggi i medici che hanno in cura il Santo Padre non sembrano ancora fare previsioni su una possibile data di rientro di Francesco a Santa Marta, è presumibile che da qui a venti giorni l'augusto paziente sarà dimesso dal nosocomio romano per proseguire a casa le terapie di cui necessita. Con che modalità s'incontreranno i due Capi di Stato – che sono anche i Capi delle rispettive Chiese, quella Cattolica e quella Anglicana – è ad oggi impossibile prevederlo, ma il fatto che l'agenda di Carlo III non sia stata modificata fa supporre che le diplomazie parallele si siano confrontate a più riprese e che sia stato dato un sostanziale via libera sia dai vertici della Segreteria di Stato che dall'équipe medica che segue il Papa. L'ambasciatore britannico a Roma, Lord Llewellyn, ha ricordato ieri che questo viaggio in Italia è stato deciso proprio per la storica concomitanza con «il Giubileo della Chiesa Cattolica» e che «segnerà un significativo passo avanti nei rapporti tra questa e la Chiesa d'Inghilterra». La possibilità di dover cancellare l'incontro tra il pontefice e Re Carlo III è quindi un'ipotesi che al momento non si vuole minimamente prendere in considerazione. Martedì 8 aprile, subito dopo l'incontro riservato con Francesco, il sovrano britannico parteciperà ad una solenne funzione nella Cappella Sistina e per la speciale occasione il coro pontificio sarà affiancato da quello della Cappella reale di San Giorgio a Windsor. Prima della sua ascesa al trono, Carlo ha avuto vari incontri con i papi e da Principe di Galles ha visitato la Santa Sede cinque volte. La prima fu nell'aprile 1985, quando fu ricevuto da Giovanni Paolo II insieme all'allora prima consorte, la Principessa Diana; la seconda fu esattamente vent'anni dopo, quando partecipò in rappresentanza della Corona inglese ai funerali di Wojtyla. Un aneddoto su quel giorno, l'8 aprile 2005, è degno di essere ricordato. Carlo e Camilla si sarebbero dovuti sposare il 5 aprile, ma la morte del pontefice polacco indusse la Regina a consigliare i due futuri consorti di rimandare la data di qualche giorno, inviando a Roma l'erede al trono in sua rappresentanza. Tornando agli incontri con i papi, Carlo è stato in Vaticano una terza volta nel 2009, quando fu ricevuto da Benedetto XVI, poi nel 2017 e infine nel 2019, in occasione della canonizzazione del Cardinale inglese John Henry Newman, a seguito della quale incontrò privatamente Papa Francesco.
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