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"Per la piazza della sinistra 270 mila euro dei romani". Bufera su Gualtieri
18-03-2025, 13:27
E' bufera sul Campidoglio e sul sindaco Roberto Gualtieri dopo la manifestazione "Una piazza per l'Europa", chiamata dal giornalista Michele Serra e a cui ha partecipato anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, che si è svolta sabato in piazza del Popolo. Dopo la denuncia dei consiglieri capitolini leghisti Fabrizio Santori e Maurizio Politi, secondo i quali si è trattato di "un evento organizzato e pagato con 270 mila euro di fondi pubblici direttamente da Roma Capitale". la Lega nazionale si è dichiarata pronta "a presentare un esposto e ad agire in tutte le sedi". Il partito di Matteo Salvini si chiede infatti se "un'iniziativa della sinistra possa essere pagata da tutti i contribuenti". La notizia è apparsa oggi sul quotidiano Libero e sui 270 mila euro dal Campidoglio, al momento, non arrivano repliche. Fonti capitoline però assicurano la legittimità amministrativa del procedimento che riguarderebbe una manifestazione promossa da sindaci di tutti gli schieramenti. I partiti di centrodestra però chiedono trasparenza. "Stamane i cittadini di Roma hanno appreso sgomenti la notizia che la manifestazione del 15 marzo è stata pagata con i loro soldi - dichiara Marco Perissa, deputato e presidente del coordinamento romano di Fratelli d'Italia - Il sostegno economico di Roma Capitale a un'iniziativa di una parte politica è indifendibile, poiché è prerogativa di un'istituzione rappresentare tutti i cittadini e non privilegiare una parte politica". Sempre da FdI il consigliere capitolino Federico Rocca ha presentato un accesso agli atti sul caso e ha convocato una seduta della commissione Trasparenza. "Non è accettabile che la manifestazione "Una Piazza per l'Europa" sia stata fatta con i fondi di Roma Capitale mentre ci dicono che non hanno fondi per rinnovare le rette delle case famiglie per minori che rischiano di chiudere e degli asili privati convenzionati le cui rette sono ferme al 2017, cosa che rende impossibile svolgere serenamente un'attività imprenditoriale. Purtroppo in Campidoglio c'è chi predica bene e razzola male", aggiunge la consigliera di FdI Francesca Barbato. Indignazione arriva poi dalla Lega, il partito che ha fatto scoppiare il caso. "La sinistra sabato scorso è scesa in piazza con tante idee e un po' confuse. Ma si è trovata concorde di fronte ad una scelta: quella di far pagare la propria manifestazione con i soldi dei romani - dichiara la deputata leghista Simonetta Matone - A loro insaputa, i cittadini hanno speso 270mila euro per pagare palco, logistica, audio e pulizia a chi si è ritrovato a Piazza del Popolo per dire sì all'Europa, sì al riarmo, sì al debito per comprare armi anziché investire in sanità. Siamo davanti all'ennesimo teatro dell'assurdo che il sindaco Gualtieri ha il dovere di spiegare, cifra per cifra, perché i romani hanno diritto di sapere come vengono impiegate le loro risorse. Specie se di mezzo c'è una manifestazione di parte, per nulla istituzionale". Sempre dal Carroccio anche Nicola Ottaviani, deputato e segretario della commissione Bilancio, condanna l'episodio: "Ancora una volta i fondi del Campidoglio, trasformato da Gualtieri in un ‘vampidoglio', vengono utilizzati per iniziative di carattere politico elettorale e non per esigenze effettive di carattere amministrativo di tutti i romani. Eppure, i romani non meritano di essere trattati alla stregua di ampolle da svuotare con la cannuccia, da parte dei vampiri della politica come Gualtieri e compagni, perché se il riarmo dell'Europa passa per le tasche dei cittadini della Capitale, allora siamo messi davvero male”.
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