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ProPal e piazza antisemita per spingere il referendum. L'esclusione di Iv e Azione
04-06-2025, 07:34
Vengo anch'io? No, tu no. Così Pd, M5S ed Avs hanno «difeso» la manifestazione per Gaza convocata sabato 7 in piazza San Giovanni a Roma. Chiudendo le porte ai centristi, che per partecipare, chiedevano alcune modifiche alla piattaforma. Lo ha detto chiaro e tondo il leader di Azione Carlo Calenda: «Abbiamo chiesto riferimenti più chiari sulla chiusura della piazza a chi chiede la distruzione dello Stato di Israele. AVS e M5S non hanno voluto. È evidente che c'è il desiderio di usare la tragedia di Gaza a fini elettorali». Per inciso nel documento che lancia la sfilata Pro Pal il nome di Hamas compare solo nelle righe finali. Un dettaglio. Se ne duole anche il vicepresidente di Italia Viva Davide Faraone: «Bastava accogliere il rifiuto (non scontato) di ogni forma di antisemitismo». I giallorossi hanno sbarrato l'ingresso a Sinistra per Israele, «ci hanno detto che la loro traccia rimaneva la mozione per la Palestina depositata in Parlamento». «Evitiamo annacquamenti» si saranno detti Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni. I centristi (un improvviso miracolo, Italia Viva ed Azione di nuovo insieme) si sono visti costretti ad organizzare un loro incontro, venerdì 6 al teatro Parenti di Milano. «Si chiamerà Due Popoli. Due Stati. Un destino. Saremo lì per chiedere che – in questo mare di orrori e di errori – ritorni la politica. Per Gaza e per tutte le tante Gaza di questo pianeta di cui non parla nessuno», ha annunciato Matteo Renzi. Alla manifestazione ci sarà anche un ex ostaggio, Aviva Siegel, rapita dal kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre. Il Nazareno con la kefiah ha suscitato l'ennesimo psicodramma con la minoranza dem. I riformisti, per non irritare troppo la «padrona» di casa non si faranno mancare nulla, facendo la spola tra le due manifestazioni. Un po' da una parte ed un po' dall'altra. Insomma la «holding» del campo largo procede a velocità spedita. In Toscana il governatore Eugenio Giani presto potrebbe accodarsi ai suoi colleghi di Puglia ed Emilia Romagna. La strada ipotizzata è quella di un ordine del giorno del Pd e del M5S da accogliere nella seduta del Consiglio di domani. «Non sono assolutamente contrario: la sede è il Consiglio regionale, è lì che si può approvare un atto di questo genere», commenta il presidente. In Liguria invece il capogruppo della lista Orlando, Gianni Pastorino, sfila in aula con la bandiera della Palestina. Il parlamentino, però, si distingue ed approva mozione presentata da Angelo Vaccarezza (Forza Italia) che impegna la giunta Bucci ad evitare che fondi pubblici finiscano a chi diffonde antisemitismo. Sul corteo di piazza San Giovanni intanto cresce l'allarme per l'ordine pubblico. Una preoccupazione per il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Mi auguro che non ci siano atti di violenza, soprattutto non ci siano rigurgiti antisemiti perché questo è veramente inaccettabile». Per il segretario di Forza Italia: «Un conto è la legittima critica al governo di Israele e un conto è attaccare gli ebrei». Continua imperterrita la propaganda: da oggi a Palazzo San Marino, a Milano, è proiettata la scritta: «All eyes on Gaza». «Due pesi e due misure, i loro gesti sono la dimostrazione che stanno dalla parte di Hamas. Tutto ciò è disgustoso e io, ancora una volta, rivolgo la totale vicinanza alla Comunità Ebraica», commenta il deputato di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato. Poi c'è il trucco: il corteo romano è stato convocato il giorno prima dell'apertura dei seggi per i cinque referendum. Per Elly Schlein è il tentativo di un grande "slam": portare la kefiah anche alle urne, nel tentativo di avvicinare il quorum. Con le solite divisioni: Italia Viva, Azione e Liberaldemocratici non condividono i quesiti sul lavoro di Maurizio Landini. E mezzo Pd, che dieci anni fa approvò il Jobs Act, si rifiuta di abrogarlo. Peggio, i riformisti non ritireranno le schede. Come Giorgia Meloni. E ieri sera, durante il convegno de Il Tempo sulla transizione ecologica all'Ara Pacis, Matteo Salvini ha ammonito: «La manifestazione del centrosinistra alla viglia del referendum sul Jobs act? Passerò il fine settimana all'estero con i miei figli. Spero che nessuno usi i morti di Gaza per spingere ad andare a votare».
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