s
Regeni: il 14 gennaio udienza a Consulta su gratuito patrocinio consulenti difese 007
Oggi 04-12-25, 21:25
L'udienza davanti alla Corte Costituzionale sulla questione sollevata dalle difese dei quattro imputati nel procedimento per l'omicidio di Giulio Regeni è stata programmata per il 14 gennaio 2026. Al centro del giudizio ci sarà il tema delle spese di giustizia sostenute per i consulenti tecnici di parte, in particolare per traduttori e interpreti, ritenute dalle difese non adeguatamente coperte dalla normativa sul gratuito patrocinio. Il fascicolo è stato trasmesso ai giudici costituzionali dalla presidente della Prima Corte d'Assise di Roma, Paola Roia, a seguito dell'istanza presentata dagli avvocati dei quattro agenti dei servizi segreti egiziani a processo. L'udienza, fissata per il 14 gennaio, sarà incentrata sulla legittimità delle norme che regolano l'accesso al patrocinio a spese dello Stato per la nomina di esperti tecnici. Elemento questo ritenuto fondamentale dagli avvocati per il diritto di difesa, che potrebbe essere leso. Il processo sul sequestro e sull' omicidio avvenuto nel 2016 del ricercatore friulano rapito e torturato in Egitto al Cairo, è stato sospeso il 23 ottobre scorso, quando la prima Corte d'Assise di Roma ha giudicato la questione "non manifestamente infondata e rilevante per la definizione del giudizio", disponendo l'invio immediato degli atti alla Consulta. Nell'ordinanza, i giudici hanno sollevato dubbi sulla costituzionalità della norma che, "consentendo alle parti private la nomina di un consulente tecnico a spese dello Stato, rinvia alla disciplina sul gratuito patrocinio, segnatamente all'art. 102, che, a sua volta, condiziona la nomina e la conseguente liquidazione quale spesa anticipata dall'Erario all'avvenuta ammissione al patrocinio, non consentendo la nomina del consulente tecnico con anticipazione a carico dell'Erario da parte del difensore d'ufficio che assista un imputato dichiarato assente". Il collegio sottolinea inoltre che, essendo stato conferito il 17 settembre 2025 un nuovo incarico al perito esperto di lingua araba, "l'avvio dell'attività è in concreto condizionato dalla decisione sul buon diritto delle difese di avvalersi di un proprio traduttore sin dall'avvio dei lavori e, dunque, dalla sorte della presente questione di costituzionalità, atteso che gli strumenti normativi ad oggi presenti nell'ordinamento non consentono loro l'accesso all'istituto richiesto". Secondo i magistrati: "a un processo straordinario, nel senso della sua instaurazione in deroga agli ordinari criteri del processo in assenza posti dall'art. 420 bis c.p.p., devono conseguire adattamenti di istituti concepiti sulla base di presupposti diversi, unicamente rispetto ai quali risultano conformi ai principi generali del sistema; né l'astratta, eventuale possibilità di rinnovazione del processo può autorizzare che il presente si sviluppi con parzialità dei diritti difensivi".
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
