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Sala e i voti islamici. Le campagne elettorali di Pd e M5S in moschea
Oggi 20-08-25, 10:00
Il Pd e il Movimento 5 Stelle è da anni che fanno campagna elettorale nella Casa della Cultura Musulmana di Milano, la tanto discussa moschea abusiva di viale Padova 144, che fa capo all'architetto e imam Mahmoud Asfa, suocero di Sulaiman Hijazi, l'uomo che per anni è stato il vice di Mohammad Hannoun in una delle sue associazioni come la ABSPP, sanzionata dal Dipartimento del Tesoro Usa in quanto ritenuta una «falsa organizzazione caritatevole» che contribuisce a «finanziare l'ala militare di Hamas». Ed è proprio all'ultima carovana organizzata da Hannoun e dalla sua associazione Api, l'Associazione dei Palestinesi in Italia, che Asfa ha mostrato sostegno tramite i propri canali social (su un profilo Facebook peraltro scomparso dopo i nostri articoli) definendo quella di Hannoun come «una grande manifestazione di auto si aggira per le strade di Milano decorate con la bandiera palestinese in solidarietà a Gaza chiedendo la fine del genocidio». Ed è sempre Asfa la figura dietro al progetto della moschea di via Esterle, che dovrebbe essere la prima moschea di Milano ufficialmente riconosciuta. Intanto, negli anni, appunto, vediamo diverse iniziative organizzate per scopi elettorali nella moschea abusiva meneghina: era il 29 giugno del 2021 quando sia sul profilo di Asfa che su quello della moschea scrivevano che «in apertura della sua campagna elettorale il sindaco di Milano Beppe Sala presenta il suo programma», in occasione di un evento in cui l'associazione sponsorizzava Majdulin Shehadeh e Zakaria Bounegab, i due candidati di Europa Verde alle elezioni comunali, lista a sostegno di Sala. Un'alleanza, quella tra le due liste, manifestata dallo stesso Sala che in quell'occasione aveva sottolineato come «confido nell'apporto dei Verdi, perché portate un livello di esperienza che va oltre il buon senso. Il buon senso non basta. Il confronto con chi ha studiato ti fa capire delle cose. Voi avete un bagaglio di esperienze e competenze fondamentali per la città». Ma il sostegno di Asfa verso il mondo dem non si limita a loro: era il 17 maggio 2024 quando in occasione delle elezioni europee è stata ospite della moschea Cecilia Strada, oggi europarlamentare del Pd, «nota per il suo sostegno alle questioni giuste, hai diritti umani e alle libertà pubbliche, oltre alla causa della Palestina». Ma in viale Padova 144 il 18 settembre del 2022 c'è stato anche un intervento del vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo «durante la presentazione del candidato Antonio Misiani, in cui sono stati dati gli ultimi aggiornamenti sulla moschea di via Esterle». Un doppio appuntamento, quindi: da un lato la rassicurazione da parte del Pd sul progetto della prima grande moschea di Milano, dall'altro l'appoggio della comunità islamica per Misiani, oggi responsabile economico del Pd e nel cerchio magico di Elly Schlein. E ancora, vediamo la vicesindaca Scavuzzo che partecipa addirittura alla festa di fine Ramadan all'interno della moschea, banchettando insieme a pochi eletti. Ma non c'è solo il Pd, anche il Movimento 5 Stelle è stato fortemente sponsorizzato: era il 22 settembre del 2022 quando «in vista delle elezioni politiche del 25 settembre la casa della cultura musulmana organizza un incontro sull'importanza della partecipazione della comunità musulmana al voto. Saranno presentii candidati Sara Montrasio e Daniele Tromboni Che presenteranno il programma elettorale del Movimento 5 Stelle». Insomma, al di là della causa palestinese, ecco la prova che il Pd il Movimento 5 Stelle intrattengono rapporti piuttosto fitti con queste persone per una mera questione di voti. Ora grideranno al complotto da parte del Tempo anche davanti a prove inconfutabili? O forse ammetteranno che abbiamo solo raccontato le cose come stanno?
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