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Ecco come funziona la rete tra associazioni filo Hamas, moschee e politici di sinistra
Oggi 21-08-25, 10:01
Cosa c'è dietro a legami tra una certa politica e il mondo ritenuto vicino a un'organizzazione terroristica come Hamas? Perché certe frequentazioni mascherate da amore verso la causa pro-Palestina? Al di là dell'inchiesta che stiamo conducendo, analizzare il modo in cui il fondamentalismo islamico agisce è centrale per comprendere quanto la penetrazione di questi soggetti nella nostra società sia radicata. A far luce su tutto ciò è stato un recente report degli 007 francesi che hanno lanciato l'allarme sulla Fratellanza musulmana che sta innervando non solo la Francia ma anche l'Italia, spiegando che loro agiscono insediandosi tramite diversi meccanismi: fondi provenienti dal Qatar, l'uso della politica per raggiungere i loro obiettivi come la costruzione di nuove moschee, l'ingresso nelle scuole con la scusa del dialogo interreligioso. Così come cercano di plasmare i ragazzi fin da piccoli, facendo loro leggere libri di testo piuttosto opinabili, usano i social per diffondere il pensiero di Allah con lo scopo di sovvertire l'ordine democratico vigente in ogni paese, facendo prevalere dettami religiosi in un'ottica antioccidentale. Ed è per questo che abbiamo fatto emergere che il Pd e il Movimento 5 Stelle è da anni che fanno campagna elettorale nella Casa della Cultura Musulmana di Milano, la moschea abusiva di Viale Padova 144, che fa capo all'architetto e imam Mahmoud Asfa, suocero di Sulaiman Hijazi: è con loro che hanno partecipato a comizi il Sindaco di Milano Beppe Sala, l'europarlamentare Cecilia Strada, la viceindaca di Milano Anna Scavuzzo e Antonio Misiani, oggi responsabile economico del Pd, poi gli allora candidati dei 5 Stelle Sara Montrasio e Daniele Tromboni. Non si tratta solo di una causa comune, bensì di convenienza, di consapevolezza che lì c'è un bacino divoti importante. Ed è proprio nell'interesse delle comunità ospitare futuri (o attuali) esponenti politici anche per realizzare i propri progetti. Ma ci siamo chiesti fin dall'inizio anche come facesse una relatrice speciale dell'Onu, Francesca Albanese, a non sapere chi fosse Sulaiman Hijazi. È stata lei stessa a dire che non chiede la carta d'identità a tutti quelli che le chiedono un selfie. Ma poi abbiamo scoperto che sempre la Albanese il 5 luglio ha condiviso il palco con Mohammad Hannoun, a Lenno, a un evento promosso proprio da una delle sue associazioni, l'Api. Ancora non sono arrivate delle risposte da parte sua in merito a queste frequentazioni. Così come regna il silenzio da parte della segretaria dem Elly Schlein e del leader pentastellato Giuseppe Conte nonostante esponenti (o ex) dei loro partiti siano stati visti vicino a Suleiman Hijazi (Paolo Gentiloni, Nicola Zingaretti, Roberto Fico, Giuseppe Conte, ma anche Stefania Ascari e Alessandro Di Battista). Ascari e Di Battista sono anche partiti con Hannoun, accanto al quale abbiamo visto, anche Marco Furfaro, Laura Boldrini, Nicola Fratoianni, Gaetano Pedullà. Ma nessuno si discosta, pur essendo Hannoun, come leggiamo in un rapporto stilato da Elnet nell'ottobre del 2024, una delle principali ONG impegnate nel rafforzamento delle relazioni tra Europa e Israele «il principale esponente affiliato ad Hamas in Italia. Da oltre vent'anni ha fondato e guidato numerose organizzazioni in tutto il Paese, tra cui la ABSPP, l'API, Europeans for Al-Quds, e quello che sembra essere il suo braccio mediatico, InfoPal. Altri attori principali per le loro attività pro-Hamas sono i collaboratori di Hannoun» e tra loro è citato Sulaiman Hijazi. E si sottolinea come «tutti ricoprono ruoli rilevanti all'interno delle organizzazioni legate a Hannoun e manifestano un deciso sostegno ad Hamas e alle sue attività terroristiche». E il 7 ottobre 2024 l'OFAC, Ufficio per il Controllo dei Beni Stranieri statunitense ha definito l'ABSPP una «falsa organizzazione caritatevole» che contribuisce a «finanziare l'ala militare di Hamas» e nel 2023 diversi enti finanziari americani hanno vietato le attività di raccolta fondi online dell'associazione per legami con il terrorismo.
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