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Scontro finale Bocellari-Bruzzone: "Questa non puoi immaginarla", colpo di scena in tv
Oggi 16-11-25, 18:18
Lo scontro in tv tra l'avvocata Giada Bocellari e la criminologa Roberta Bruzzone si accende quando la legale di Alberto Stasi, insieme ad Antonio De Rensis, tira fuori un fascicolo bianco, la cartella clinica psichiatrica del suo assistito. Bruzzone a Orte 14 Sera, il programma di Milo Infante su Rai2, si è concentra nella sua analisi sulle tante fotografie e sui video pornografici che sono stati ritrovati sul computer di Stasi. Per la criminologia questo aspetto della sua personalità sarebbe cruciale nella valutazione, alla luce della sentenza di condanna. “Ho sottovalutato quanto potesse essere rilevante l'opinione pubblica su un caso di questo tipo. I giudici sono uomini. Alberto Stasi fu condannato prima dall'opinione pubblica. E' arrivato in aula già condannato” ha detto Bocellari. “L'errore più macroscopico degli inquirenti – ha affermato – è che si sono innamorati della tesi del fidanzato assassino e si sono fermati lì, trascurando e non approfondendo altre strade”. Poi si rivolge direttamente a Bruzzone. "Ho parlato con il mio assistito di questa mia presenza qui mi ha espressamente autorizzato", afferma l'avvocato mostrando un plico. Stasi "è in carcere dal 2015 e ha iniziato l'osservazione della personalità, ha fatto più percorsi psicologici con degli psicologi del carcere con un'equipe che ha fatto delle relazioni. Quello che si è riportato nei mesi scorsi era un piccolo passaggio, tra l'altro le virgolette non sono le virgolette delle relazioni, ma sono le virgolette di un provvedimento del tribunale di sorveglianza antecedente", afferma in riferimento ad alcune valutazioni sul suo consumo di materiale pornografico. "È importante per me autorizzare su consenso del mio assistito la dottoressa Bruzzone a pubblicare, se ha a disposizione, tutta la cartella clinica di Alberto Stasi con i dati sensibili anche riferiti ad aspetti che riguardano gli aspetti sessuali". Un'uscita che sembra una sfida: Bocellari vuole sottolineare che il giudizio di Bruzzone è basato su informazioni parziali di stampa e al famoso virgolettato di materiale foto e video "raccapricciante e violento". "Ho usato quello che è stato pubblicato, virgolettato, dai giornali, quindi se lei mi sta dicendo adesso che i giornalisti hanno scritto cavolate, ne prendo atto, ma siccome sono testate importanti, a cui anche voi spesso vi rivolgete per lasciare interviste, immagino che siano informazioni corrette. Quindi non è vero che il collega ha definito materiale violento e raccapricciante?". La legale sottolinea invece come le valutazioni effettuate in carcere su Stasi dagli psicologi delineano un profilo non abnorme. Bocellari ribatte che quelle espressioni sono "il passaggio della sentenza della Cassazione. Lei le ha lette le relazioni?". "Le posso immaginare", risponde Bruzzone con la legale di Stasi che replica: "Le posso garantire che non può immaginare, se lei le avesse lette nella sua integralità avrebbe potuto constatare l'assenza di qualsiasi psicopatologia parafilica e uno sviluppo psicosessuale normalissimo". Per Bruzzone non può essere così visto il materiale di cui era in possesso Stasi, mentre Bocellari sottolinea che gli psicologi del carcere hanno escluso ogni patologia legata a questo aspetto su Stasi.
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