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Scontro tra Casa Bianca e Harvard: sospeso il divieto sugli studenti stranieri
Ieri 23-05-25, 22:42
Si chiude per il momento con un pareggio il nuovo braccio di ferro tra l'amministrazione Trump e Harvard, la più ricca e prestigiosa università degli Stati Uniti. Con un'ordinanza restrittiva la giudice federale di Boston Allison Burroughs ha temporaneamente sospeso il provvedimento annunciato ieri dall'amministrazione Trump per avocare all'ateneo la capacità di iscrivere ai propri corsi gli studenti stranieri, che contano per circa il 25% del totale. L'università dell'Ivy League aveva presentato ricorso contro l'azione del governo venerdì mattina, sostenendo che il divieto imposto violava il Primo Emendamento della Costituzione e avrebbe avuto "un effetto immediato e devastante su Harvard e oltre 7mila possessori di visti" studenteschi. "Senza i suoi studenti internazionali, Harvard non è Harvard", si affermava nel ricorso. La mossa dell'amministrazione Trump aveva gettato il campus nel caos a pochi giorni dalle cerimonie di laurea. Gli studenti internazionali che gestiscono laboratori, insegnano, assistono i professori e partecipano alle attività sportive dell'università si trovano ora a dover decidere se trasferirsi in un altro ateneo o rischiare di perdere lo status legale che consente loro di rimanere nel Paese. L'impatto più pesante ricadrebbe sulle scuole di specializzazione, come la Harvard Kennedy School, dove quasi la metà del corpo studentesco proviene dall'estero, e la Harvard Business School, che è composta per circa un terzo da studenti internazionali. Oltre all'impatto sugli studenti attuali, la mossa del governo bloccherebbe migliaia di studenti che avevano intenzione di partecipare ai corsi estivi e autunnali. Se la decisione del governo dovesse essere confermata, ha affermato Harvard, l'università non sarebbe in grado di offrire l'ammissione a nuovi studenti internazionali per almeno i prossimi due anni accademici. Le scuole a cui il governo federale ha revocato la certificazione non possono presentare domanda di rinnovo prima di un anno dalla revoca, ha spiegato l'ateneo. Harvard conta quasi 6.800 studenti stranieri nel suo campus di Cambridge, in Massachusetts. La maggior parte sono studenti laureati e provengono da oltre 100 Paesi. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna (Dhs) ha annunciato la sua azione giovedì, accusando Harvard di aver creato un ambiente universitario non sicuro consentendo ad "agitatori antiamericani e filoterroristi" di aggredire studenti ebrei nel campus. Il Dhs ha inoltre accusato l'università di essersi coordinata con il Partito comunista cinese, affermando che l'ateneo aveva ospitato i membri di un gruppo paramilitare cinese fino al 2024. La nuova offensiva dell'Amministrazione contro Harvard fa seguito al taglio di oltre 2 miliardi di dollari di finanziamenti federali, contro i quali l'università ha già presentato un altro ricorso. A sovrintendere quest'altro procedimento giudiziario è la stessa giudice federale Burroughs. Il presidente di Harvard, Alan Garber, all'inizio di questo mese aveva affermato che l'università ha già apportato modifiche alla sua governance nell'ultimo anno e mezzo, tra cui un'ampia strategia per combattere l'antisemitismo. Allo stesso tempo, Garber aveva confermato l'intenzione dell'università di non volere cedere sui propri "principi fondamentali, legalmente tutelati" riguardo all'indipendenza accademica. La minaccia alle iscrizioni internazionali di Harvard deriva da una richiesta del 16 aprile da parte della segretaria per la Sicurezza Interna Kristi Noem, che aveva intimato all'università di fornire informazioni sugli studenti stranieri coinvolti in violenze o proteste, con particolare attenzione a quelle pro palestinesi e anti israeliane. Harvard sostiene di avere fornito "migliaia di dati" in risposta alla richiesta di Noem del 16 aprile. Ma la segretaria alla Sicurezza interna ha a sua volta ribattuto che la sua richiesta non era stata soddisfatta. Noem ha affermato che Harvard potrà riacquisire la capacità di ospitare studenti stranieri se produrrà una serie di documenti sugli studenti stranieri entro 72 ore. La richiesta aggiornata comprende tutta la documentazione, inclusi filmati audio e video, di studenti stranieri che partecipano a proteste o attività nel campus ritenute pericolose.
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