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Storace smaschera la sinistra: "Meloni messa nel mirino". Clima d'odio nelle piazze ProPal
Oggi 08-10-25, 10:13
La premier Giorgia Meloni, i ministri Antono Tajani e Guido Crosetto e l'amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani sono stati denunciati alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio. È quanto ha rivelato la stessa premier nel corso della puntata di Porta a Porta di ieri sera, martedì 7 ottobre. Una notizia che rischia di incendiare ancor di più il già incandescente clima politico italiano. La denuncia è stata annunciata dal Global Movement to Gaza Italia. Dall'Aja, però, chiariscono che "solo le decisioni del procuratore hanno valore ufficiale e non esiste alcuna decisione" sulle accuse. Non ci sta, però, Francesco Storace, storico esponente della destra italiana. Ospite a DiMartedì di Giovanni Floris, l'ex ministro ed ex governatore del Lazio ha parlato delle accuse di complicità con il genocidio in corso a Gaza rivolte alla Meloni. E con tono pacato ma risoluto ha preso le difese della premier. “Ma dove stiamo arrivando? Cioè ora la Meloni è complice del genocidio? Io rimango a bocca aperta”. Una affermazione che scatenata applausi nel pubblico presente in studio. Storace si è anche soffermato anche sul pesante clima politico che si respira nel nostro Paese e sulle minacce di morte che arrivano alla Meloni. L'ex ministro cita i nuovi episodi di violenza avvenuti nella giornata di ieri in due città italiane. “Guardi oggi è 7 ottobre, siamo a conclusione della giornata e fino a pochi minuti fa Torino e Bologna erano devastate da quelli che rivendicano il 7 ottobre come inizio della resistenza (palestinese, ndr)”. L'esponente della destra ha anche evidenziato che la Meloni è “messa nel mirino in ogni manifestazione, perché ormai è noto, manichini, danno alle fiamme gli striscioni con la sua effigie. A Livorno oggi è successo pure quello che abbiamo visto nelle immagini a Salvini”. Storace ha poi rincarato la dose affermando che “questo è un Paese in cui è difficile poter manifestare o essere presenti. Allora c'è bisogno di un po' di responsabilità da parte di tutti”. Un passaggio, questo, sottolineato da altri scroscianti applausi del pubblico. L'ex governatore ha poi lanciato un avvertimento spiegando che questo tipo di contestazione così forte nei confronti dei leader del centrodestra “comincia a diventare pesante”.
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