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Tartaruga Caretta caretta nidifica tra ombrelloni e lettini, meraviglia sul litorale romano
10-07-2025, 11:13
Ha scelto il comfort dell'ombrellone e del lettino, come una normale turista in cerca di relax. Invece era una tartaruga Caretta caretta, che nella mattinata di oggi ha trasformato la spiaggia di Tor San Lorenzo, ad Ardea, in un piccolo angolo di paradiso naturalistico. Con una tranquillità disarmante, ha scavato la sabbia proprio sotto l'ombrellone dello stabilimento balneare “Bagni Stella”, lungo via delle Colombe, per poi deporre le sue uova. Uno spettacolo inatteso che ha lasciato i bagnanti senza parole, tra stupore, applausi e commozione. «Una scoperta fantastica, oggi è una giornata che non dimenticheremo», racconta Fabrizio Miola, gestore dello stabilimento e primo a notare la scena. «Abbiamo accolto la Caretta caretta come una di casa e l'abbiamo chiamata Stella, in onore del nostro lido». Immediata la segnalazione alla Capitaneria di Porto, intervenuta con il supporto degli esperti di TartaLazio, la rete regionale del Lazio per la tutela delle tartarughe marine. L'intervento degli operatori ha permesso di mettere in sicurezza il nido, il cui numero esatto di uova sarà stabilito nei prossimi giorni. Le uova saranno trasferite a Castel Porziano, in un'area protetta, dove verranno monitorate fino alla schiusa. Un gesto naturale che, nel contesto di una spiaggia affollata, assume un valore ancora più simbolico. «Non è solo un'emozione, ma un segnale forte – spiegano i biologi – Le tartarughe stanno ampliando i loro luoghi di nidificazione, spesso scegliendo aree fortemente antropizzate, anche per effetto dei cambiamenti climatici e del riscaldamento dei mari». La deposizione di Tor San Lorenzo si inserisce in un trend in continua crescita. Al 30 giugno 2025, in Italia sono stati identificati circa 220 nidi di Caretta caretta, distribuiti su 10 regioni. Un numero raggiunto cinque giorni prima rispetto al 2024, quando la stessa cifra fu registrata solo il 5 luglio. Il confronto con lo scorso anno è eloquente: a fine giugno 2024 i nidi censiti erano 170, 50 in meno. L'incremento del 30% conferma la tendenza positiva che si ripete ormai da tre stagioni consecutive. Tra le regioni più attive nel 2025 la Sicilia, da 65 a circa 90 nidi (+38%); la Campania, da 32 a 45 (+41%); la Calabria, da 34 a 45 (+32%); la Toscana, da 3 a 7 (+133%). In aumento anche il Lazio, che passa da 6 a 9 nidi, tra cui quello, avvistato oggi ad Ardea. Ogni nido, ogni traccia, ogni recinzione posizionata secondo i protocolli è frutto del lavoro quotidiano di volontari, biologi marini, associazioni ambientaliste, Capitanerie di Porto e centri specializzati come TartaLazio. Una sinergia diffusa e silenziosa che permette di proteggere questi antichi rettili in ogni fase del ciclo riproduttivo. «Dietro ogni successo – spiegano gli esperti – c'è un'enorme macchina organizzativa che funziona grazie alla passione e alla collaborazione tra enti pubblici e privati». Nonostante i numeri da record, la Caretta caretta è ancora classificata come specie vulnerabile dalla IUCN. Le minacce sono molteplici: inquinamento, microplastiche, luci artificiali, erosione delle coste e presenza dell'uomo. «Le tartarughe stanno scegliendo sempre più spesso le nostre spiagge per deporre le uova – afferma Piergiorgio Benvenuti, presidente dell'associazione Ecoitalisolidale – È un atto di fiducia. Tocca a noi esseri umani ricambiare questa fiducia, proteggendo l'ambiente marino con educazione, rigore scientifico e senso civico». Massimiliano Gobbi
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