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Taxi spenna-turisti, sospesa una licenza al giorno. Oltre 200 rapporti disciplinari
28-05-2025, 10:55
Da inizio anno il dipartimento Mobilità di Roma Capitale ha sospeso 158 licenze taxi, in media più di una al giorno. Dato, questo, che probabilmente non tiene conto dei due tassisti sorpresi nei giorni scorsi dai vigili urbani, nella zona del Colosseo, con turisti a bordo e il tassametro spento o addirittura nascosto. Licenza sospesa, ritiro della carta di circolazione e fermo amministrativo del mezzo sono le misure scattate nei loro confronti, dopo gli accertamenti del Gruppo specializzato Pronto intervento traffico (Gpit) della polizia locale. E se tra i sindacati di categoria, sentiti da Il Tempo, c'è chi commenta che i trasgressori «se fanno i tassisti conoscono le conseguenze», i numeri registrati dai vigili urbani descrivono un fenomeno tutt'altro che marginale, che finisce per danneggiare i tanti conducenti onesti. Tra gennaio e aprile i controlli sono stati quasi cinquemila (il 30% in più del 2024, quando in tutto l'anno sono stati ottomila) non riguardano solo le auto bianche ma anche il Noleggio con conducente e le violazioni accertate sono state 500. Più di 200, invece, i rapporti disciplinari già inviati al dipartimento Mobilità, mentre in una decina di casi c'è stato il ritiro della patente e in 50 quello del libretto. Sempre una cinquantina i sequestri o i fermi del veicolo. Oltre ai «furbetti» del tassametro, a insidiare i turisti ci sono anche gli abusivi. Sempre nei giorni scorsi al Colosseo gli agenti del Gpit hanno scoperto che una scolaresca di una prestigiosa scuola internazionale romana, invece che sul previsto Ncc, si sono ritrovati a bordo di un mezzo privato senza autorizzazioni. Oltre al ritiro della patente e al sequestro del veicolo, nei confronti dell'automobilista è scattata anche una sanzione di 1.800 euro. Complice il Giubileo, la morte di papa Francesco e l'elezione di Leone XIV, negli ultimi tempi il rischio di incorrere in raggiri di ogni tipo è lievitato. Così i gestori delle strutture ricettive hanno iniziato a mettere in guardia i loro ospiti. «Raccomando sempre di far accendere il tassametro - spiega Claudia, titolare di due case vacanza al Celio e Monteverde - A volte però non basta. Qualche giorno fa una coppia mi ha telefonato stupefatta perché il tassista sosteneva che, da Termini al Colosseo, la fantomatica tariffa fissa era di 60 euro. Loro hanno insistito sul tassametro e a quel punto li ha fatti scendere e li ha lasciati a piedi. Ma è solo uno dei tanti episodi - continua Claudia - La volta prima ho discusso io al telefono con un tassista che pretendeva 40 euro, sempre "tariffa fissa", da Termini a Monteverde». È anche così che in tanti, di ritorno dalla Capitale, portano con sé il ricordo di una città dove la fregatura è dietro l'angolo.
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