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Tutti ad Ancona per Acquaroli. Confronto Lega-FdI sui candidati al Nord
Oggi 14-09-25, 12:11
I leader del centrodestra arriveranno nelle Marche, per tirare la volata alla riconferma di Francesco Acquaroli, Presidente uscente, esponente di Fratelli d'Italia, che affronta la sfida elettorale con l'Eurodeputato del Pd Matteo Ricci che guida una maxi-coalizione del centrosinistra. La data cerchiata è mercoledì 17, ad Ancona, in piazza Roma alle ore 18. Si ritroveranno, dunque, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, i vicepremier Antonio Tajani, Segretario di Forza Italia e Matteo Salvini, numero uno della Lega. E ancora Maurizio Lupi leader di Noi Moderati e Antonio De Poli segretario Udc. Si tratta del culmine della campagna elettorale in vista dell'appuntamento con le urne, il 28 e 29 settembre. L'appuntamento delle Marche inaugurerà la tornata delle Regionali, che poi toccherà Calabria, Toscana, Campania, Puglia e Veneto. Ed ha rappresentato la cartina tornasole più recente del difficile laboratorio del centrosinistra. Qui, l'ex sindaco di Pesaro e attuale eurodeputato del PD Matteo Ricci, dopo una investitura sofferta sia da parte di una porzione del suo partito che del Movimento 5 Stelle, ha messo in piedi una coalizione monstre in cui hanno trovato casa 19 movimenti. Tutto e il suo contrario. Nonostante questo, i sondaggi a due settimane dal voto indicano Acquaroli avanti (l'ultimo, pubblicato dal Corriere della Sera, di ben sei punti). Negli ultimi mesi, i partiti della maggioranza hanno concentrato molta attenzione sul quadrante marchigiano. Ciò è testimoniato anche dal fatto che proprio nella Regione, nello specifico a San Benedetto, Forza Italia ha scelto di organizzare l'edizione 2025 di Azzurra Libertà, la kermesse del movimento giovanile. Che ieri ha visto, come ospite, il leader di Azione Carlo Calenda. Quest'ultimo, come noto, ha scelto di non schierare il suo partito nelle Marche, comunque ieri ha affermato: «se io votassi nelle Marche non voterei sicuramente chi propone i redditi di cittadinanza, no ai termovalorizzatori e no alle infrastrutture. Ma è semplicemente un'opinione personale». Nel frattempo, prosegue il confronto interno al centrodestra per il completamento del quadro sulle regionali. Da Forza Italia, il segretario azzurro Antonio Tajani intervenendo alla festa dell'Udc ha affermato: «Non è certamente Forza Italia che rallenta, ci sono problemi che devono essere risolti dalla Lega. Io sono pronto a fare domani mattina o stasera la riunione, anche via web. Da parte mia non c'è nessun tentennamento o voglia di ritardare. Non è Forza Italia la forza che ritarda la costruzione delle candidature». Il capogruppo azzurro all'Europarlamento Fulvio Martusciello ha sottolineato: «Mi sembra che il problema non sia al Sud ma al Nord e non riguardi noi. Trovo davvero paradossale che la Lega ci chieda di accelerare la scelta sui candidati presidenti. Noi siamo pronti, siamo nati pronti. Il problema è la quadratura tra Lega e Fratelli d'Italia in Lombardia e Veneto». Proprio a questo proposito, ieri tra i due partiti c'è stato uno scambio di vedute. Il Capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo, a proposito di indiscrezioni che vorrebbero Fratelli d'Italia puntare sulla Lombardia qualora in Veneto sia scelta la continuità, sottolinea all'ansa: «Fratelli d'Italia può rivendicare» una propria figura ma «visto che sono i numeri che parlano: alle ultime regionali la Lega, insieme alla lista Fontana, in Lombardia ha ottenuto più o meno gli stessi voti e se lo rivendicano loro a maggior ragione noi, che siamo gli uscenti possiamo farlo». Controreplica del partito di Giorgia Meloni: «Anche in Veneto il risultato delle ultime elezioni europee è stato piuttosto netto con Fratelli d'Italia oltre il 37%. Siamo d'accordo con lui: una sana analisi dei dati è quello che serve alla coalizione di centrodestra».
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