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Venezuela nel mirino Usa, Trump: "Non attacco". Maduro chiede aiuto a Cina, Russia e Iran
Ieri 31-10-25, 18:44
Donald Trump non sta pensando di attaccare obiettivi in Venezuela. Almeno in questo frangente. Ad assicurarlo è stato lo stesso presidente degli Stati Uniti. Ai giornalisti che gli chiedevano se abbia in mente un'operazione militare, Trump ha risposto: "No". La smentita arriva dopo le ultime rivelazioni del Wall Street Journal e del Miami Herald, secondo cui gli Stati Uniti stanno preparando attacchi a siti per la produzione di droga, anche militari, in Venezuela. Secondo il Wsj, i raid potrebbero scattare tra due settimane, dopo la fine della stagione degli uragani. Ma fonti informate hanno assicurato all'Herald che potrebbe essere anche una questione di ore. Tuttavia la pressione americana su Caracas appare evidente. L'agenzia americana dell'aviazione, su ordine del Pentagono, ha deciso restrizioni di volo "per motivi di sicurezza" nella zona al largo della costa sudorientale di Ceiba, Porto Rico. L'ordine entrerà in vigore domani, 1 novembre, e varrà fino al 31 marzo 2026. Questa è l'area in cui si stanno concentrando le forze militari statunitensi e dove è diretta la portaerei Gerald Ford, la più grande della Marina Usa. Due bombardieri americani B-1B hanno volato a circa 50 chilometri da Caracas, la capitale del Venezuela. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha chiesto aiuto a Mosca, Cina e Iran, sostiene il Washington Post secondo cui Maduro ha scritto una lettera al presidente russo Vladimir Putin con alcune richieste. Tra queste, un aggiornamento dei radar difensivi, la riparazione di aerei militari e, potenzialmente, anche i missili. Secondo il Wp il governo venezuelano si è rivolto anche a Cina e Iran chiedendo aiuti militari. Al presidente cinese Xi Jinping, Maduro ha proposto una "cooperazione militare" tra i due Paesi per contrastare l'"escalation tra gli Stati Uniti e il Venezuela". Secondo i documenti analizzati dal Washington Post, poi, il ministro dei Trasporti venezuelano Ramon Celestino Velasquez ha recentemente chiesto all'Iran una fornitura di equipaggiamenti militari e droni, e programmato una visita a Teheran. Il Venezuela, avrebbe detto alle controparti iraniane, ha bisogno di "apparecchiature di rilevamento passivo", "disturbatori Gps" e "quasi certamente droni con un raggio d'azione di mille chilometri". Non è chiaro dai documenti come abbia risposto l'Iran.
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