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Vertice in Alaska ad Anchorage. Zelensky: "Pace? Mosca prepara nuove offensive"
Ieri 12-08-25, 21:02
A tre giorni dal vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin, al quale non parteciperà Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino lancia un avvertimento: "L'esercito russo non si sta preparando a porre fine alla guerra. Al contrario, sta compiendo movimenti che indicano la preparazione di nuove operazioni offensive", ha dichiarato. Il numero uno di Kiev ha poi risposto alle numerose ricostruzioni degli ultimi giorni sul possibile scambio di territori che potrebbe essere discusso nel summit di Ferragosto: "La conversazione tra Trump e Putin può sicuramente essere importante per il loro dialogo bilaterale. Ma senza di noi non possono decidere nulla sull'Ucraina". La certezza, ribadisce, è che Kiev "non si ritirerà dal Donbass" perché per i russi "è un trampolino di lancio per una nuova offensiva futura". Il leader ucraino considera il vertice una "vittoria personale" per Putin, che in questo modo esce dall'isolamento e rinvia l'effetto delle sanzioni. L'obiettivo di Trump, riguardo all'incontro di Anchorage, è "comprendere meglio come poter mettere fine alla guerra", ha chiarito la Casa Bianca, sottolineando che il presidente Usa "spera in un incontro trilaterale" anche con Zelensky dopo il faccia a faccia con il capo del Cremlino. A vigilare sul vertice in Alaska ci sarà anche l'Europa. Con una dichiarazione congiunta – esclusa l'Ungheria di Orbán – l'Ue e gli Stati membri si dichiarano "pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza" di Kiev, "sulla base delle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale e nel pieno rispetto della politica di sicurezza e difesa di alcuni Stati membri, tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti". L'Ue accoglie "con favore" gli sforzi di Trump per "porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina", precisando che "una pace giusta e duratura, che porti stabilità e sicurezza, deve rispettare il diritto internazionale, compresi i principi di indipendenza, sovranità e integrità territoriale, e il principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza". "Il popolo ucraino – prosegue la dichiarazione – deve avere la libertà di decidere il proprio futuro. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l'Ucraina". Bruxelles conferma inoltre che "continuerà a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico" a Kiev, "nell'esercizio del suo intrinseco diritto all'autodifesa", e a "imporre misure restrittive nei confronti della Russia". La portavoce della Commissione, Arianna Podestà, ha inoltre sottolineato che "qualsiasi considerazione su un possibile accordo, buono o cattivo, è semplicemente prematura e pura speculazione". "Quello che stiamo facendo ora – ha spiegato – è ribadire le nostre opinioni su cosa dovrebbe significare per l'Ucraina raggiungere una pace duratura, e che qualsiasi decisione sull'Ucraina può essere presa solo con l'Ucraina al tavolo, riconfermando il nostro sostegno". Secondo il Telegraph, però, citando un funzionario occidentale, Kiev potrebbe accettare di cessare i combattimenti e cedere i territori già occupati dai russi nell'ambito di un piano di pace sostenuto dall'Europa. Ciò significherebbe congelare la linea del fronte e consegnare a Mosca il controllo de facto delle aree occupate a Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea. Secondo il funzionario, Zelensky avrebbe detto ai leader europei che il territorio ucraino sotto controllo russo potrebbe essere oggetto di discussione nei negoziati di pace. Pur apparendo disposta a cedere parte del proprio territorio, scrive ancora il Telegraph, Kiev accetterà un accordo solo con solide garanzie di sicurezza, sotto forma di forniture di armi e un percorso verso l'adesione alla Nato. Intanto, in vista del vertice del 15 agosto, i colloqui continuano. Domani è previsto un incontro virtuale tra la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, i leader europei, Zelensky e Trump. Sarà presente anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Successivamente si riuniranno i 'Volenterosi'. Quindi, lo sguardo di tutti sarà rivolto verso l'Alaska. A quanto apprende LaPresse, al momento non è previsto alcun Consiglio europeo straordinario dopo il vertice, anche in caso di un esito non gradito all'Europa. Bruxelles attende l'evoluzione della situazione prima di decidere ogni mossa. Dei preparativi per il vertice hanno discusso oggi al telefono il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio. "Entrambe le parti hanno confermato il loro impegno affinché l'incontro abbia successo", ha fatto sapere la diplomazia di Mosca.
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