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Ia: Poggiani (Cineca), 'servono formazione e competenze e non dare colpa ad algoritmi'
07-03-2024, 12:32
Milano, 7 mar. (Adnkronos) - Parlando di intelligenza artificiale, "se potessi dare un suggerimento per il governo di questa fase, che serve poi al governo della società, come prima cosa investirei in formazione e competenza. Dopodiché investirei per potenziare l'infrastruttura nazionale e infine lancerei un appello alla classe politica e intellettuale, bisogna informare l'opinione pubblica su questi temi. In questo senso serve un'assunzione di responsabilità". Lo ha detto Alessandra Poggiani, direttrice generale di Cineca, intervenendo al Festival del Management in corso a Milano. Partendo dal fatto che "o sappiamo utilizzarli, determinati strumenti, e sappiamo anche produrli autonomamente invece che limitarci ad utilizzare quelli che ci vengono forniti da altri -spiega Poggiani- o il rischio è di non riuscire a sentirci nel pieno controllo di ciò che accade. Dunque, non avendo conoscenza avremo sempre più paura. Ecco perché il primo consiglio che è darei è: studiamo per capire quello che usiamo e studiamo per produrre delle cose da usare, fatte da noi". Il secondo consiglio parte dal fatto che "il super calcolo in Italia si fa dal 1966, siamo tra i primi Paesi nel mondo, anche grazie all'Unione Europea e abbiamo un'infrastruttura molto importante che viene usata dagli altri Paesi. Su cosa ci facciamo noi potremmo discuterne, ma almeno l'infrastruttura ce l'abbiamo". E dunque "poiché per una volta abbiamo un'infrastruttura darei il modesto consiglio di potenziarla, usarla e concentrarla, non polverizzarla. E' importante che l'infrastruttura sia anche di proprietà delle università e dei centri di ricerca perché l'intelligenza collettiva è anche il sistema dei saperi di un Paese". La terza e ultima cosa a che fare con la politica, ma anche con la classe intellettuale: "A breve ci saranno le elezioni europee e io non ho mai visto piattaforme elettorali su come si governa la tecnologia o su come l'economia viene influenzata dalla tecnologia, o come si sconfiggono le criminalità internazionali o multinazionali attraverso l'uso della transizione che stiamo vivendo, anche industriale". Ecco, conclude Poggiani, "forse bisognerebbe parlare all'opinione pubblica di questi temi perché meno l'opinione pubblica sa e vede slogan, meno pensa che siano temi rilevanti per la propria vita e meno sono temi che pagano sotto il profilo del breve termine. E invece riguarda la nostra vita. Ce ne occupiamo molto poco, ma è una responsabilità reciproca di tutti i soggetti che fanno parte delle elite e dei sistemi di governo del nostro Paese. E' importante che ci si assuma questa responsabilità, invece di dare la colpa agli algoritmi".
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