s
![](https://giornali.it/img/static/get-dettaglio.php?image=https://www.liberoquotidiano.it/assets/images/placeholder_libero_gallery.png)
Pneumologo Blasi: "Vaccini potenti armi contro infezioni respiratorie nei fragili"
30-05-2024, 17:45
Roma, 30 mag. (Adnkronos Salute) - "L'Italia è tra i Paesi più longevi e quindi aumentano i soggetti fragili che oggi rappresentano circa il 25% della popolazione. Soggetti altamente a rischio, soprattutto quando trattiamo le infezioni respiratorie e le infezioni virali in generale. Da qui l'importanza di proteggere le categorie più a rischio attraverso la prevenzione. I vaccini purtroppo non sono al primo posto tra gli anziani e fragili: soprattutto dopo il Covid assistiamo ad una vera e propria stanchezza verso la vaccinazione, perché per molti rappresenta un ulteriore carico e un potenziale pericolo per la salute, anziché vedere la realtà e cioè che è il mezzo migliore per prevenire le infezioni respiratorie e le complicanze, ovvero ospedalizzazioni e morte". Così all'Adnkronos Salute Francesco Blasi, professore ordinario di Malattie dell'apparato respiratorio all'Università degli Studi di Milano, a margine di un convegno promosso da Gsk - oggi e domani a Roma (Auditorium della Tecnica) - con oltre 200 pneumologi italiani, riuniti per fare il punto sulle nuove terapie a disposizione per le patologie respiratorie. Tra le infezioni respiratorie, a preoccupare Blasi è soprattutto la malattia da virus sinciziale respiratorio (Rsv). "In Europa ci sono circa 158mila ospedalizzazioni per infezioni da Rsv all'anno - sottolinea - che è più o meno il dato riportato negli Stati Uniti, rispetto alla popolazione. Con una mortalità associata che è intorno all'8-9%. Inoltre, secondo uno studio italiano realizzato dall'ospedale Sacco di Milano, nei soggetti che arrivano in ospedale per essere ricoverati per infezioni respiratorie il 75% delle infezioni sono da Rsv, infezione gravata da una mortalità, anche in questo caso, intorno al 9%. Inoltre, circa il 75% dei pazienti con Rsv ha una polmonite grave. Questo vuol dire un impegno di risorse importanti e un'ammissione alla terapia intensiva che è più alta di quella legata all'infezione da influenza. Un dato interessante, perché conferma quello che è noto a livello internazionale, cioè che l'infezione da Rsv è causa di ospedalizzazione tra gli over 65 fragili, con una mortalità più alta dell'influenza. Non solo: l'Rsv è associato, come l'influenza, a eventi cardiovascolari durante il ricovero. Per cui il rischio relativo di avere un evento cardiovascolare, in particolare l'infarto miocardico, è nel paziente con Rsv 3 volte e mezzo maggiore rispetto al soggetto che non ha un'infezione virale. Per l'influenza è circa 6 volte". Infine, sui trattamenti per la Bpco, "i vantaggi di una terapia con una singola somministrazione e con l'uso di device che possono consentire di passare da un farmaco all'altro utilizzando lo stesso device è molto importante - rimarca lo specialista - in quanto questo consente l'educazione del paziente che si mantiene nel tempo, perché usare il device o l'inalatore consente di ridurre le riacutizzazioni di grado moderato e grave. In più, la mono-somministrazione favorisce l'aderenza alla terapia".
CONTINUA A LEGGERE
3
0
0
Libero Quotidiano
11:51
Verdi: Zanella (Avs), 'morto Stefano Boato, da sempre sostenitore giuste ragioni ambiente'
Libero Quotidiano
11:49
Governo: Decaro, 'è duale, centralizza risorse ma trasferisce poteri con l'autonomia'
Libero Quotidiano
11:48
Governo: Fitto, 'su fondi a regioni rispetto Emiliano ma è lui che va contromano'
Libero Quotidiano
11:20
"Il volto oggi è irriconoscibile": rumors su Giacomo Bozzoli, impossibile catturarlo?
Libero Quotidiano
11:10
"Polizia ed esercito votano Le Pen": Francia alle urne, indiscrezioni su delle cifre clamorose
Libero Quotidiano
11:04