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Politica
Puglia, altro scandalo: ristorante e area relax, ecco il conto
Oggi 22-10-25, 01:45
È tutto lecito, per carità: forse non è altrettanto conveniente (men che meno per le tasche dei cittadini pugliesi), però questo è un altro paio di maniche. Ché è tempo di regionali (a Bari e dintorni si vota esattamente tra un mese), di passaggi di testimoni, di campagne elettorali più o meno efficaci: la giunta Pd di Michele Emiliano è agli sgoccioli, i dem puntano sull’ex sindaco barese Antonio Decaro e al palazzo della regione è tutto un subbuglio. Letteralmente, però: nel senso che sta per diventare un enorme cantiere.Colpa dell’ottava variazione al bilancio, colpa del “lascito” tra amministrazioni, colpa che ormai è così e c’è poco da fare: è arrivata ufficialmente, nei giorni scorsi, l’autorizzazione ai lavori di ristrutturazione per il ristorante dello stabile che ospita la regione Puglia e l’assegno ammonta alla bellezza di 1, 5 milioni di euro. Sì, certo, mettere le mani nel pubblico è sempre oneroso, i costi lievitano, le fatture s’accatastano: tuttavia no, forse non era il caso o (almeno) non era il caso di spendere così tanto, specie se ci sono questioni che si trascinano da mesi, da anni, per esempio, la buttiamo là, quella del buco sul fronte della Sanità che, a giugno 2025, in Puglia, era ancora stimato in 47 milioni di euro: ma come fai, con un disavanzo del genere e tutto quello che comporta, a sborsare un trentesimo di ciò che ti serve per appianare i debiti in un’area relax e in una sala da the? E invece. E invece (come scrive Il Fatto quotidiano) la delibera fresca fresca di via libera prevede una mensa e una zona ristorante entrambe concepite per essere utilizzate anche da chi non lavora in regione, scostamento sui conti: 350mila euro (e fin qui, d’accordo, ci si può pure stare). E invece si stima di pagare altri 570mila euro per i mobili e addirittura 930mila euro per le attrezzare (e allora lo scontrino inizia a essere un tantinello salato). E invece il progetto è un inno allo sfarzo che comincia all’entrata (ingressi rigorosamente in rovere e palette di colori «per tramettere un senso di identità», un po’perfezionismo e un po’armocromista style: Schlein fa proseliti), continua nella zona relax (siamo dentro gli uffici amministrativi dell’ente regionale, non al dopolavoro della bocciofila) e finisce con la «sala eventi studiata per garantire privacy contemplandogli spazi riservati alle riunioni o agli incontri di lavoro».Quasi 500 (478) metri quadrati e una capacità ricettiva per circa 250 clienti alla volta, una cura quasi maniacale per i dettagli, soprattutto per le sfumature: «A ogni spazio architettonico», si legge nel piano, «si è cercato di attribuire non un colore ma il suo colore», guai a sbagliare tono. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44420073]] Pareti bianche come i controsoffitti, pavimenti grigio chiaro (parola d’ordine: creare «un’atmosfera accogliente e rilassante»), il nero va bene (stiamo mica facendo politica) perché è «associato all’eleganza, alla raffinatezza e al design contemporaneo» e quindi è perfetto per i tavoli, però è meglio bilanciarlo col più brillante corallo della zona bar e con la scocca gialla delle sedie nella mensa, l’azzurro (di nuovo, Forza Italia c’entra zero) è perfetto per i divanetti della the room, le sedute del ristorante saranno ocra (e faranno pendant con una parete, esattamente come quelle della sala eventi con l’unica differenza che qui prevale il petrolio). Nella regione da sempre alle prese col nodo siccità (il tema è, come a ogni tornata, uno di quelli del dibattito odierno) si spende più di un milione di euro per (tra le altre cose) spazi esterni al palazzo da riempire con tavoli e cinquanta sedute color blu polvere da piazzare sotto «strutture ombreggianti, leggere e di minimo impatto». Nella regione vessata dalla xylella il cui problema non è mai stato risolto definitivamente si apre il portafoglio per comprare ulivi di ogni forma e dimensione con cui adornare il giardino del palazzo regionale e per «la fornitura e la posa in opera di vasi di pietra di grandi dimensioni per ospitare alberature e arbusti con fuori di coloritura differente».Nella regione dell’Ilva, delle risse serali a Bari, dei cittadini che chiedono più sicurezza, delle barricate fatte ma solo con lo scopo di boicottare Israele, insomma, nella regione dalle mille criticità (non è la sola, chiaro, problemi ce li hanno tutti: però neanche è una scusa) che meriterebbero attenzione si finanziano, all’ultimo minuto, pure panche «di forma organica irregolare e di colore rosso». Ma va tutto bene così, evidentemente. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44498872]]
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