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Agente segreto ucraino 'spiava' per Mosca
12-02-2025, 16:26
AGI - I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno comunicato l'arresto di un loro alto funzionario accusato di aver passato informazioni alla Russia. "Si è scoperto che il capo di stato maggiore del Centro antiterrorismo dell'Sbu stava lavorando per il nemico", hanno annunciato i servizi ucraini in una dichiarazione pubblicata su Telegram, dove si parla di un'operazione "estremamente complessa" per smascherare la presunta spia, che sarebbe coinvolta in oltre 14 operazioni illegali. In un video allegato alla dichiarazione, il capo della Sbu, Vasyl Maliuk, ha affermato che il sospettato, il cui nome non è stato reso noto, è stato processato per "alto tradimento", un reato che prevede una pena detentiva molto pesante. Secondo Maliuk, il funzionario sotto accusa ricopriva l'attuale incarico dal 2016, quando l'Ucraina era già impegnata a combattere i separatisti filorussi nella parte orientale del Paese. "Non importa quanto duramente il nemico cerchi di infiltrarsi tra le nostre fila, non ci riuscirà", ha insistito Maliouk. Secondo un successivo comunicato dell'Sbu, l'imputato era stato reclutato dai servizi di sicurezza russi (Fsb) nel 2018 a Vienna "per motivi ideologici" e "finanziari" ma era stato tenuto "inattivo" per lungo tempo e non aveva svolto attività di spionaggio prima del dicembre 2024. L'Sbu spiega che, tramite il sospettato, Mosca stava cercando di raccogliere "informazioni riservate" sugli armamenti ucraini, "sullo stato delle infrastrutture critiche", "sui risultati degli attacchi missilistici, sui dati dei massimi dirigenti del Paese e sul funzionamento dei registri statali". Secondo la stessa fonte, anche il padre e la madre dell'imputato sarebbero oggetto di procedimento penale, perché avrebbero giustificato "l'aggressione russa", "elogiato Vladimir Putin" e "sarebbero a conoscenza del lavoro del figlio per l'Fsb". È risaputo da tempo che la Russia abbia spie nell'apparato militare e di sicurezza ucraino, sebbene la resistenza all'attacco russo e il fallimento dell'offensiva su Kiev nella primavera del 2022 abbiano mostrato i limiti dell'intelligence di Mosca. Le autorità ucraine hanno nondimeno accusato centinaia di persone di aver trasmesso informazioni militari alla Russia dopo l'invasione del febbraio 2022.
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