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Estero
Arrestato in Libia il generale Almasri
Oggi 05-11-25, 16:56
AGI - La procura generale libica ha ordinato l'arresto di Osama Almasri Najim. Lo scrive l'emittente libica Libya24 sul suo profilo Facebook. Almasri è stato rinviato a giudizio per avere torturato migranti e provocato la morte di uno di loro. Almasri, già capo della polizia giudiziaria, è ora "in detenzione preventiva" disposta dal procuratore generale Sadiq al Sour, ha spiegato l'emittente Alahrar, dopo indagini sulla morte di un prigioniero nella Fondazione per la riforma e la riabilitazione, struttura carceraria di Tripoli. Vi sarebbe state violenze su almeno 10 detenuti e le prove raccolte erano tali da giustificare l'arresto, ha spiegato la tv. Almasri è da tempo oggetto di un mandato d'arresto della CPI per crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi dal 15 febbraio 2015. In base a questo mandato era stato arrestato lo scorso gennaio in un hotel di Torino, poi rilasciato due giorni dopo su ordine della Corte d'Appello di Roma per irregolarità procedurali e immediatamente portato a Tripoli a bordo di un aereo noleggiato dallo Stato italiano. Per questa vicenda il tribunale dei ministri aveva chiesto l'autorizzazione a procedere, poi negata da Montecitorio il 9 ottobre scorso, per il Guardasigilli Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Le opposizioni, "figuraccia del governo italiano" Tutte le opposizioni chiedono alla Camera una informativa urgente del governo Meloni dopo la notizia dell'arresto di Almasri da parte della Libia. "Il governo fa fare al nostro Paese una figuraccia internazionale", attaccano Pd, M5s, Avs, Iv, Azione e Più Europa. "Il governo ha ridotto l'Italia a dover prendere lezioni di diritto dalla Libia", è il tenore degli interventi che si sono succeduti in Aula. Federico Cafiero De Raho per M5s è stato il primo ad intervenire alla ripresa della seduta dell'Aula di Montecitorio, chiedendo una informativa urgente del governo alla luce della "immagine deprecabile" che l'esecutivo ha fatto fare al Paese, "quello che non abbiamo fatto noi lo fa la Libia, e ora il governo deve spiegarci perchè ha posto in essere un atteggiamento così grave. Vorremo avere informazioni dettagliate dal governo, è inaccettabile che noi lo riaccompagniamo a casa e la Libia arresta Almasri per gli stessi motivi per cui noi lo rimandiamo a casa". Anche Avs con Marco Grimaldi si è associata alla richiesta: "Spero che il governo abbia tirato un sospiro di sollievo, che sia stato felice" dell'arresto, ha ironizzato il vice capogruppo dei rossoverdi. La "verità è che oggi un torturatore, un assassino, uno stupratore è stato finalmente arrestato. Siamo riusciti a fare una figuraccia mondiale in tutto il globo terracqueo...", ha concluso tornando ad ironizzare sulle parole pronunciate dalla premier Meloni in occasione della lotta ai trafficanti di esseri umani. La responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani ha incalzato: "Quanto accaduto è di una gravità inaudita. Dopo la tragedia di Cutro Meloni disse che avrebbe rincorso i trafficanti di uomini in tutto il globo terracqueo e uno di quei criminali noi lo avevamo arrestato e ringrazio le forze di polizia che hanno eseguito il mandato di arresto emesso dalla Cpi. Ebbene Nordio è venuto qui a raccontarci tre o quattro storie diverse, Piantedosi ha detto che era per sicurezza nazionale e Mantovano ha ritenuto di riaccompagnarlo a casa con un volo di Stato. Abbiamo perso credibilità, è una vicenda inaccettabile e ci avete anche preso in giro... siete scappati alle responsabilità giudiziarie ma ora non potete scappare dalle responsabilità politiche". Serracchiani ha quindi chiesto a maggioranza e governo di "fermarsi" sul conflitto di attribuzione sollevato per Bartolozzi, "perchè oltre all'ignominia continuate a utilizzare in modo strumentale le istituzioni". Per Davide Faraone di Iv "i fatti si commentino da soli, l'Italia ha preso lezioni di giustizia dalla Libia, non certo la culla del diritto... avete perso la faccia e l'avete fatta perdere al Paese. Per favore non mandateci più Tajani... Scegliete un ministro a sorte e che sia almeno qualcuno che ci dice come stanno le cose...", ha poi concluso. Per Benedetto Della Vedova di Più Europa "la cosa particolarmente grave e anche umiliante per l'Italia è che avevamo provato in ogni modo e per tempo a chiedere un atteggiamento diverso al governo che invece ha reagito cambiando posizione, raccontando una storia diversa a seconda del ministro e delle circostanze e dopo il danno si aggiunge la beffa: una lezione da stato di diritto che viene dal governo libico". Infine il capogruppo di Azione Matteo Richetti: "C'è molto da riflettere sulla gravità delle azioni messe in campo dal governo". Tajani, "non me ne sto occupando" "Non me ne sto occupando". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a chi, in Transatlantico alla Camera, gli chiedeva un commento sull'arresto di Osama Al-Masri. Fed
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