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Cronaca
Lunedì 'nero' per i trasporti, scioperi anche nelle scuole. La mobilitazione per Gaza
Oggi 22-09-25, 06:31
AGI - Dopo quella di venerdì 19 settembre oogi è la seconda giornata di sciopero e mobilitazione sindacale a sostegno del popolo palestinese, contro l'invasione dell'esercito israeliano a Gaza City. Modalità e piattaforme sono differenti. Da un lato la Cgil e l'associazionismo civico, dall'altro una galassia di sigle sindacali autonome. L'inasprimento dell'iniziativa di terra dell'Idf nella Striscia segna dunque anche un crescendo delle mobilitazioni in Italia. Per la giornata di oggi, lunedì 22 settembre, alcune sigle sindacali autonome - tra cui Usb, Adl Cobas, Cub - hanno proclamato uno sciopero generale del settore pubblico e privato in solidarietà con la popolazione palestinese. Lo sciopero è stato indetto a livello nazionale e riguarderà trasporti pubblici, scuole, università e lavoratori portuali. "Tra le tante piazze che si stanno convocando in queste ore, ormai quasi 80, anche quella di domani a Roma, dalle ore 11 a Piazza dei Cinquecento: ci aspettiamo una partecipazione nell'ordine delle decine di migliaia di persone", in quanto "nel Paese si sente con forza la necessita' di bloccare le attività, per protestare contro il genocidio in corso a Gaza, contro le complicità del governo Meloni con lo stato di Israele, per fermare guerra e corsa al riarmo", spiega l'Unione Sindacale di Base (Usb). L'eventuale astensione dal lavoro potrebbe interessare anche il personale del gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord - a partire dalla mezzanotte alle ore 23 di lunedì 22 settembre 2025 - e con conseguenti variazioni sugli orari o cancellazioni di treni e altri mezzi di trasporto pubblici. Lo sciopero generale, si legge nella piattaforma che lo annuncia, è stato indetto "contro il Genocidio in Palestina, la fornitura di armi a Israele e l'assenza di un intervento concreto per dissociarsi dagli orribili crimini perpetrati dal governo di Israele". Nel trasporto pubblico locale, marittimo, merci e logistica, lo sciopero sarà sempre di 24 ore ma con modalità diverse. Per quanto riguarda nello specifico la mobilita' urbana nelle principali città italiane, l'Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico di Milano, informa che sarà assicurato il servizio di metropolitane e mezzi di superficie fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. L'Atac a Roma rende noto che nella notte tra 21 e 22 settembre non sarà garantito il servizio delle linee bus notturne, mentre lunedì non è garantito il servizio sull'intera rete dalle ore 8.30 alle ore 16.59 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno oltre a quello delle linee diurne che hanno corse programmate oltre la mezzanotte. Anche i taxi potrebbero aderire allo sciopero mentre nessun impatto dovrebbe esserci per il trasporto aereo, il cui comparto non aderisce alla mobilitazione. Per quanto riguarda la scuola, gli scioperi del 22 settembre sono addirittura due: oltre a quello proclamato dalla Usb nell'ambito della mobilitazione generale a sostegno della Palestina che riguarda tutte le categorie del lavoro, senza distinzioni tra ambiti pubblici e privati, c'è quello proclamato dalle sigle Conf. S.a.i., Cisle e Conalpe che coinvolgerà tutto il personale docente e Ata (Amministrativo tecnico e ausiliario) delle scuole pubbliche, comunali e private, del personale educativo dei servizi educativi per l'infanzia (anche i nidi) e del personale insegnante delle scuole gestite dagli enti locali. Usb, migliaia di persone a Roma per lo sciopero "Lunedi 22 sarà una giornata di mobilitazione senza precedenti: tra le tante piazze che si stanno convocando in queste ore, ormai quasi 80, anche quella di Roma, dalle ore 11:00 a Piazza dei Cinquecento. Ci aspettiamo una partecipazione nell'ordine delle decine di migliaia di persone: nel Paese si sente con forza la necessità di bloccare le attività, per protestare contro il genocidio in corso a Gaza, contro le complicità del governo Meloni con lo stato di Israele, per fermare guerra e corsa al riarmo", Così in una nota l'Unione Sindacale di Base (Usb). "Non c'è angolo del Paese da cui non stia arrivando il segnale della mobilitazione. Ogni città grande e piccola sta rispondendo alla chiamata del 'Blocchiamo tutto'. È una valanga di adesioni e di voglia di esserci che sta travolgendo tutto, vecchie appartenenze, distinzioni politiche e culturali, sigle sindacali, differenze generazionali e finanche religiose", si legge in una nota di Usb inviata successivamente. "L'orrore per quello che stiamo vedendo a Gaza è straripato finalmente in un grande bisogno di partecipazione e in un urlo condiviso: noi non siamo come voi. Voi complici di questa barbarie, voi ipocriti che vi nascondete dietro mille distinguo, voi bugiardi che continuate a commerciare con Israele e a vendere armi al loro esercito, voi che sostenete senza vergogna il loro diritto a difendersi, cioè a continuare ad occupare la Palestina", prosegue l'Usb per il quale "bloccare tutto significa innanzitutto questo: diamo un segnale alla popolazione palestinese che noi che sappiamo, che noi che abbiamo visto, che noi che conosciamo, non siamo rimasti fermi ma abbiamo cercato di aiutarli e di difenderli. Per questo al primo posto dello sciopero generale di domani 22 settembre c'è una parola d'ordine chiara che abbraccia tutti e tutte quelli che saremo in piazza: rottura immediata delle relazioni con lo Stato terrorista di Israele, che e' il modo concreto con cui l'Italia può e deve reagire al conclamato genocidio in atto". "La sensazione è che saremo diverse centinaia di migliaia, forse milioni. A Palazzo Chigi decidano cosa fare e lo decidano in fretta perche' potrebbe arrivargli un avviso di sfratto", conclude il sindacato.
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