s

Estero
Valencia offline, senza bancomat, cellulare e soldi
Ieri 28-04-25, 22:49
AGI - Il treno per Madrid doveva partire alle 12,36 dalla stazione di Valencia. Non è mai partito. Il blackout che ha colpito la Penisola Iberica ha congelato anche Valencia. Semafori spenti, metropolitane chiuse, treni sospesi: così la città ha trascorso quello che doveva essere un giorno di festa, la celebrazione del patrono San Vicente Ferrer. Da mezzogiorno tutto è diventato complicato, quasi impossibile. Non solo la corrente elettrica ma soprattutto la connessione: niente cellulari, niente comunicazione. Di conseguenza niente pagamenti elettronici. Quindi i taxi - inseguiti da file chilometriche - accoglievano solo chi aveva con sé banconote. "Non solo non possiamo accettare carte ma nemmeno noi riusciamo a fare rifornimento", ha raccontato un tassista. In serata la loro presenza è andata diminuendo, non solo per la crescente richiesta ma anche perché molti non potevano più rifornirsi. Le file davanti ai bancomat hanno prosciugato in poche ore le riserve delle casse automatiche. All'aeroporto i voli sono stati ritardati di ore. La metropolitana che lo collega - comodamente - al centro è saltata. La stazione, diventata rifugio per centinaia di turisti, ha chiuso le sue porte poco prima delle 17. Ormai non c'era speranza che la circolazione ferroviaria potesse riprendere in giornata. Taxi e pranzo si pagano solo in contanti Nel piazzale esterno molti si ingegnavano per una soluzione, tra l'attesa per il taxi e il tentativo di trovare un altro modo per spostarsi. Uber, Blablacar: tutte soluzioni ottimali in un mondo ordinario. Ma se non va la connessione internet è tutto inutile. Molti si arrendono a rientrare in albergo o a casa a piedi. Ma senza Gps sul cellulare anche quello è complicato. Allora si torna a fare come si faceva un tempo, non tanto lontano: si chiedono le indicazioni ai passanti. Il traffico cittadino stradale ha comunque resistito senza le indicazioni dei semafori. Spesso agli incroci le auto si sfioravano con conseguente lamento dei conducenti ma senza conseguenze eclatanti. Nelle arterie principali è dovuta intervenire la polizia per regolare la circolazione. In strade minori spesso ci hanno pensato i cittadini stessi. Negozi, supermercati e ristoranti o chiusi o limitati al pagamento in contanti. Allora nel menù al tavolo si scrutava solo la colonna delle cifre, in base ai soldi rimasti in tasca. Avvezzi al digitale, pochi potevano permettersi portate sopra i venti euro. Le indicazioni che arrivavano dalle autorità rendevano ancora più cupo il clima: usare il cellulare il meno possibile, limitare gli spostamenti, non usare gli ascensori. L'avvicinarsi dell'ora del tramonto alimentava ulteriore ansia tra la popolazione, la notte senza corrente elettrica pone problemi ancora più gravi. Molti si sono attrezzati per tempo rifornendosi di candele e torce. Nella speranza che per quanto possa essere lunga la notte buia arrivi una nuova alba con la luce.
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0
Guarda anche
Agi
02:38