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Anche Di Battista attacca Il Tempo per l'inchiesta sugli "amici" di Hamas. Ma c'è pure lui nelle foto con Hannoun
Oggi 14-08-25, 09:19
La verità evidentemente fa male e ora Alessandro Di Battista attacca Il Tempo e il suo editore solo per aver detto le cose come stanno: «Questa la prima pagina del Tempo, quotidiano indipendente, così si definiscono. Mi hanno messo in prima pagina con scritto “c'eravamo tanto Hamas” come se io avessi delle simpatie per il terrorismo quando ogni giorno combatto il peggior terrorismo al mondo che è il terrorismo sionista, il terrorismo israeliano». Eppure, non siamo noi a parlare di sue simpatie personali: gli abbiamo solo posto una serie di domande a cui lui non ha ovviamente risposto nemmeno in questo video. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Alessandro Di Battista (@aledibattista) Avremmo voluto che, invece di attaccarci e parlare di Angelucci come del nostro padrone, ci spiegasse perché fosse in missione con l'ABSPP che, come scrive il Dipartimento del Tesoro Usa, è «una finta organizzazione caritativa con sede in Italia, che ufficialmente raccoglie fondi per scopi umanitari, ma che in realtà serve a finanziare l'ala militare di Hamas». Come riporta il sito Infopal, era in «Libano, dal 10 al 15 gennaio 2023; Sud della Turchia, dal 15 al 20 gennaio 2023. Insieme ai rappresentanti e al presidente Mohammad Hannoun, era presente una delegazione italiana composta dall'on. Stefania Ascari e dall'attivista politico e reporter Alessandro Di Battista». Conosce Mohammad Hannoun? Perché ci sono delle foto che li ritraggono insieme? E, se non ha nulla da nascondere, perché ci attacca senza entrare nei dettagli di una questione che abbiamo delineato in modo millimetrico?
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