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Caso Almasri, quegli strani movimenti in Germania: perché nessuno se n'è accorto
23-01-2025, 15:48
La gestione dell'arresto e del successivo rilascio del generale libico Najem Osama Almasri, capo della polizia giudiziaria libica e direttore del centro di detenzione di Mitiga, continua a far discutere. Accusato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) di crimini contro l'umanità, Almasri è stato arrestato in Italia, ma come mai, essendo il medesimo soggetto stato prima sul suolo tedesco, è stato colto in flagrante proprio dalle nostre forze dell'ordine? Almasri era arrivato in Europa il 18 gennaio e si trovava in Germania, dove aveva noleggiato un'auto con destinazione aeroporto di Fiumicino: possibile che in quel frangente, avendo presentato anche lì regolarmente i propri documenti, la polizia e l'intelligence tedesca non abbiano intercettato il soggetto? Soggetto che, dopo aver assistito a Juventus-Milan, è stato arrestato all'alba del 19 gennaio in un hotel di Torino grazie agli agenti della Digos, che avevano identificato la sua presenza tramite i database Interpol. Ma c'è di più, perché il suo viaggio in Europa inizia molto prima e, come fa notare anche Il Foglio, già il 6 gennaio Almasri è partito da Tripoli e atterrato a Londra, dove è rimasto fino al 13 gennaio, quando si sposta a Bruxelles in treno. Dalla capitale belga prosegue il suo itinerario verso Bonn, in Germania, viaggiando in auto con un amico. Qui trascorre due giorni, durante i quali assiste a una partita di calcio. È il 16 gennaio quando, insieme ad alcuni compagni di viaggio, noleggia una Mercedes e si dirige verso Monaco. Durante il tragitto, il gruppo viene fermato per un controllo dalla polizia tedesca, che non rileva nulla di sospetto e permette loro di proseguire il viaggio. Addirittura, arrivati a Monaco, lui e i suoi amici decidono di cambiare auto, scegliendone una più spaziosa per il viaggio verso Torino. Una volta giunti in città, un ulteriore controllo della polizia non evidenzia alcuna irregolarità. Al di là della data in cui poi la Corte Penale Internazionale ha emesso il mandato di arresto, il volto e il nome di Almasri erano note a tutte le autorità europee, non solo quelle italiane. Eppure, sarà un caso, ma è stato arrestato solo quando si è recato sul suolo italiano. Un uomo che ha girato liberamente e superato controlli in diversi Paesi, che ha regolarmente noleggiato due macchine ed è salito su treni e aerei, viene bloccato solo da noi? Che qualcuno quantomeno rifletta sulle anomale di date, movimenti e comportamenti degli altri Paesi.
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