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Cecilia Sala e i post "fasci". Scoppia la bufera sul web: "Ma era solo uno scherzo"
26-06-2025, 08:26
Cecilia Sala e i post "fasci". Scoppia la bufera sul web, ma lei chiarisce che si sarebbe trattato di «uno scherzo». A scatenare la polemica alcuni post pubblicati anni prima del suo arresto in Iran. Nelle bacheche di un vecchio profilo Facebook, infatti, non solo compare il saluto romano, ma soprattutto un contenuto in cui la giornalista, tifosissima della Lazio, avrebbe scritto: «Daje SS Lazio», aggiungendo: «E con ss intendo schutzstaffel!». Frase che richiamerebbe, appunto, all'organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco. A smentire tale volontà, però, è la stessa giornalista, che rivela come si sia montato un caso per un semplice gioco tra colleghi, non essendo al pc nel momento in cui veniva reso online il contenuto discusso. «Ero andata in bagno e avevo lasciato il computer aperto», chiarisce. A confermarlo anche chi avrebbe scritto con il suo account. La stessa inviata di guerra, infatti, ci invia un commento di Andrea Frenguelli, il suo compagno di banco ai tempi di Vice News, in cui spiega come si trattasse di «un semplice facebombing», per i non esperti in comunicazione una sorta di «burla online». Rispetto al presunto gesto che richiama il Ventennio, invece, fa sapere che si trattava di un semplice «ciak, come quello utilizzato quando si registrano i filmati». Nonostante ciò, la questione non lascia indifferente il popolo dei social, a maggior ragione oggi in un momento particolarmente delicato per le sorti planetarie. Non dimentichiamo, infatti, che stiamo parlando della giornalista arrestata lo scorso dicembre dal regime di Teheran, rimasta per giorni sulle prime pagine dei giornali e liberata solo grazie a un'intermediazione della premier Meloni. Le immagini che richiamano il fascismo sarebbero comparse solo adesso, in seguito a un video ripostato dalla reporter in cui si vedono dei giovani iraniani che spiegano come la loro capitale non sia quel Medioevo descritto dai media occidentali. La cronista, infatti, sottolinea come nel regime degli Ayatollah, ci siano addirittura più rave di Roma e migliaia di donne non indossino il velo. C'è chi, dunque, condivide le sue tesi e chi, al contrario, considerando la tempistica, parla di propaganda o peggio d'informazione diffusa ad arte. Motivo per cui sono centinaia i commenti rispetto a quanto pubblicato dalla Sala. Tra questi anche le discusse immagini che dimostrerebbero un collegamento tra la reporter e un'estrema destra, che oggi come ai tempi delle pubblicazioni, viene accusata di avere rapporti con l'Iran. Compaiono, dunque, le SS, i saluti romani, ma anche un post raffigurante un'aquila che regge una svastica. Ecco perché si apre un nuovo caso, che inonda le bacheche e scatena le reazioni dei più. Diversi coloro che si chiedono se la Sala davvero abbia avuto rapporti con mondi che nulla hanno a che vedere con quella sinistra di cui, tuttora, è "modello" e soprattutto se qualcuno dal Medio Oriente abbia potuto passarle delle informazioni create ad arte.
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