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"Crociata contro lo Stato ebraico, palese menzogna": Israele replica a Macron
Ieri 30-05-25, 15:46
Israele ha accusato il presidente francese, Emmanuel Macron, di aver intrapreso una "crociata contro lo Stato ebraico". Una reazione, questa, arrivata dopo che il capo dell'Eliseo ha chiesto ai Paesi europei di inasprire la loro posizione nei confronti di Israele se la situazione umanitaria a Gaza non fosse migliorata. "Non esiste alcun blocco umanitario. Questa è una palese menzogna", ha dichiarato il Ministero degli Esteri israeliano in una nota, difendendo i suoi sforzi per consentire l'ingresso degli aiuti. "Ma invece di fare pressione sui terroristi jihadisti, Macron vuole ricompensarli con uno Stato palestinese. Non c'è dubbio che la sua festa nazionale sarà il 7 ottobre", ha tuonato. Questa mattina Macron, in un discorso al forum di difesa Shangri-La Dialogue di Singapore, ha puntato il dito contro l'Occidente, che a suo dire rischia di "perdere ogni credibilità" se abbandona Gaza. Il presidente francese non ha usato giri di parole e ha detto che, se si permette che "Israele faccia ciò che vuole", il resto del mondo potrebbe perdere "ogni credibilità". "Per questo rifiutiamo i doppi standard", ha insistito Macron, assicurando che ciò vale anche per il conflitto in Ucraina, dove i bombardamenti russi continuano a uccidere persone. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha intanto dichiarato che verrà riconosciuto "uno Stato palestinese sulla carta". "Costruiremo lo Stato ebraico-israeliano sul campo. La carta verrà gettata nel cestino della storia e lo Stato di Israele prospererà e fiorirà", ha scandito il ministro, che oggi si è recato in visita nell'insediamento di Sa-Nur, sgomberato nel 2005. L'approvazione per costruire 22 insediamenti ebraici in Cisgiordania, ha aggiunto, è "un momento storico" e un "chiaro messaggio a Macron e ai suoi amici".
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Il Tempo
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