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Garlasco, "buchi" su Stasi e "giustizia contraddittoria". Nuzzi: pericoloso
Oggi 14-03-25, 10:15
Il delitto di Chiara Poggi è tornato d'attualità dopo che, a distanza di diciotto anni, la Procura di Pavia ha riaperto il caso con l'iscrizione nel registro degli indagati, per concorso in omicidio, di Andrea Sempio, l'amico del fratello della vittima il cui Dna è stato trovato sulle unghie della ragazza. Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado, il programma che si occupa di attualità, ha provato a fare chiarezza sulla vicenda nel corso dell'ultima puntata di Dritto e rovescio. La svolta nell'inchiesta "ha senso se un ufficio giudiziario esamina di nuovo le prove e trova che ci sono dei buchi sulla colpevolezza di Alberto Stasi (fidanzato di Poggi condannato a 16 anni di reclusione, ndr) e questo avviene all'interno dell'ufficio che prima con dei precedenti magistrati aveva chiesto e ottenuto la condanna dello stesso", ha detto per esordire. Evidentemente "le perplessità del procuratore capo di Pavia Fabio Napoleone rispetto all'attività fatta dal suo predecessore è radicale, cioè loro pensano che il loro predecessore, i precedenti magistrati insomma hanno sbagliato", ha specificato il giornalista. Un fatto, questo, "molto pericoloso". In primis "per la mamma di Chiara, perché una mamma che non ha ancora elaborato e non elaborerà il lutto temendo di sopravvivere a una figlia uccisa in quel modo, si ritrova ancora ferita, sfregiata in volto da una incertezza su chi è stato". Poi "è un problema di tutti noi" perché significa che "c'è una giustizia contraddittoria". "Abbiamo una scienza oggi che dice che gli esami fatti sul Dna all'epoca non sono stati portati a termine a regola d'arte", ha chiosato Nuzzi.
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