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Il giallo del peso di Chiara: cambia l'ora della morte? E la madre di Sempio grida al complotto
Ieri 12-08-25, 13:40
Qualcuno vuole "incastrare" Andrea Sempio, indagato nelle nuove indagini per l'omicidio di Chiara Poggi, a Garlasco, per cui è condannato in via definitiva l'allora fidanzato della vittima, Alberto Stasi. Ne è convinta la madre del commesso all'epoca dei fatti 19 enne, amico del fratello di Chiara. La donna è stata intervistata dalla trasmissione Filorosso, condotto da Manuela Moreno lunedì 11 agosto su Rai3. Daniela Ferrari, questo il nome della madre di Sempio, ha esordito rispondendo alle critiche per essersi rifiutata di parlare con i carabinieri quando era stata convocata in caserma: "lo dico qui: io posso fare quello che voglio e parlare con chi voglio. Se non ho parlato con i carabinieri è perché ho seguito quello che mi hanno detto i miei avvocati". Nel corso della conversazione ha attaccato: "Stanno puntando mio figlio deliberatamente. Stanno tentando di incastrarlo per cose che non sono vere. Abbiamo sempre detto la verità su quella giornata, non uscirà nessuna altra verità, noi per questa storia ci stiamo rimettendo la salute". Insomma, una sorta di complotto. A quel punto la conduttrice ha chiesto conto all'avvocato Angela Taccia, presente in studio, del motivo per cui hanno sconsigliato alla signora Ferrari di non parlare con i carabinieri. L'avvocato ha risposto di averle consigliato di comportarsi così perché ne aveva diritto, insomma una motivazione legata alla strategia difensiva. Presente anche l'avvocato di Stasi, Antonio De Rensis secondo cui anche la madre di Alberto ha ancora molte cose da dire ma lo farà al momento opportuno "perché questa indagine non è fuffa come dice qualcuno". In seguito il legale ha reagito alle affermazioni di Vittorio Fineschi, ordinario di medicina legale alla Sapienza di Roma, luminare di fama internazionale chiamato a commentare le evidenze scientifiche del caso. "Non ditemi che è l'ennesimo errore - ha commentato De Rensis - sono stufo di sentire parlare di questi innumerevoli errori, c'è una persona da dieci anni in galera". L'avvocato si riferisce al fatto che durante l'autopsia non è stato pesato il corpo di Chiara Poggi, approssimando il peso. Utilizzando la bilancia autoptica, invece, si sarebbe stati più precisi sull'orario della morte collocato tra le 10.30 e le 12. "Forse il medico legale stringe troppo il momento - afferma il professore - senza però il peso preciso, forse è una stima stretta. A seconda del peso c'è una dispersione di calore, va tenuto conto di un dato fondamentale, ma pochissimi istituti dove si fanno autopsia forensi hanno una bilancia cadaverica. Cosa cambiava se il peso fosse stato diverso? L'orario poteva variare anche di un'ora, un'ora e mezzo", afferma l'esperto.
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