s

La gemella al telefono: "Non ci sono nostre tracce di Dna da nessuna parte"
04-06-2025, 07:54
«Noi non so se hai visto il tg ma...non c'è traccia di Dna di...non ci sono le nostre tracce da nessuna parte...io oltretutto saprei di più di questo processo, però non posso dirlo per telefono purtroppo, perché ce l'ho...(sotto controllo)...non posso parlare di più di quello che si sente nei telegiornali...anche se qualcosa...se di più forse so». È il 6 settembre 2007, Chiara Poggi è stata uccisa da tre settimane e la gemella Stefania Cappa è al telefono con la mamma dell'ex fidanzato Gregorio. «Gli può lasciare detto questa cosa...che devono sentire i carabinieri, la persona che lui sa...i carabinieri hanno convocato una persona che lui conosce», dice Stefania, dando vita a una chiacchierata in cui la gemella sfoggia una conoscenza delle mosse degli investigatori, che fin dai primi giorni hanno sotto la lente Alberto Stasi, condannato per il delitto di Garlasco. La mamma di Gregorio cerca di capirne di più sulla «soffiata»: «Io so, non so se la stessa persona...hanno convocato il fidanzato di mia figlia, è lui?». Alla risposta affermativa della gemella, la donna chiede spiegazioni sul perché gli investigatori vogliano sentire il futuro genero. «No ma magari perché hanno visto i tabulati», dice Stefania, che a quel punto informa la donna della mancanza delle «loro» tracce sulla scena del crimine, sebbene la relazione del Ris arriverà molto tempo dopo, ed esibisce una conoscenza dei dettagli del procedimento. «Lo so che continuano a parlare sempre di 'sto Alberto...non capisco perché lui», chiede. E Stefania: «Non posso dirle niente, signora (sorride)». Alla domanda della mamma di Gregorio «se sai che ancora da giorni diciamo...che finisca in fretta», Stefania garantisce: «Se si svegliano sì, se si addormentano no». E gli inquirenti si svegliano il 24 settembre, quando il ragazzo viene fermato per del sangue sui pedali della bici, mai esistito. Nel pomeriggio, alle 15.54, Stefania chiama zia Rita Poggi, dicendole di aver saputo la notizia dal tg. L'intercettazione non è trascritta, c'è solo il brogliaccio. La mamma di Chiara, che ancora difendeva Stasi, riferisce alla nipote «che rimane delle sue convinzioni» e che non vuole dirle nulla, che non vuole che vada a casa sua perché non intende parlare con nessuno. «Perché c'è lei - riferito a Stefania - poi tutti dicono la loro», trascrivono i carabinieri. E Rita non vuole sentire». Non solo: in merito alle parole spese sull'innocenza di Alberto, la Poggi «dice che è contenta di quello che ha fatto...che era giusto, non è pentita e non permette a nessuno di dare giudizi sudi lei». Quattro giorni dopo Alberto verrà scarcerato, ma mamma Rita ha ormai cambiato idea. Intanto è stata fissata per il primo luglio la decisione della Cassazione sulla semilibertà per Alberto Stasi.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Il Tempo
Ieri, 23:10
Francia battuta 5-4, Spagna in finale Nations League col Portogallo
Il Tempo
Ieri, 22:46
Giuliacci: "Weekend di fuoco". Ecco dove si sfioreranno i 40 gradi
Il Tempo
Ieri, 22:18
Meloni "contraria a dimezzare i tempi della cittadinanza". Maggioranza? "Compatta"
Il Tempo
Ieri, 21:53