s
![](https://giornali.it/img/static/get-dettaglio.php?image=https://img.iltempo.it/images/2025/02/03/063647814-c54c51c6-0d98-46a5-bbf0-db252992fe32.jpg)
Manovra a tenaglia su Schlein. Conte flirta con Franceschini e i prodiani vagheggiano l'Ulivo
03-02-2025, 07:32
In ordine sparso contro Dario Franceschini. Con l'esito paradossale di confermare esattamente ciò che l'ex ministro della Cultura voleva denunciare: il «campo largo» non è una coalizione, ma un caravanserraglio senza guida né gerarchia, inutile dannarsi per trovare l'unità. Un circo politico dove ognuno tira la coperta dalla propria parte, salvo poi lagnarsi per il freddo o per il vicino invadente. Non a caso, gli unici che hanno colto il senso di liberazione dalla proposta del senatore di Ferrara sono i Cinque Stelle, e l'esponente Pd a loro più vicino: Goffredo Bettini. Dice infatti Giuseppe Conte, con il consueto aplomb: «È una proposta che guardo con attenzione, perché è un tentativo di rendere compatibili le differenze. L'importante è condividere l'obiettivo di porre al centro dell'azione politica il cambiamento della società». L'avvocato di Volturara Appula sente avvicinarsi l'ora delle mani libere, e si appresta a brindare, traguardo raggiunto. Del resto il M5S si è sempre mosso in totale autonomia, anche rispetto al quadro degli accordi regionali, tentando prioritariamente di aprire la strada ad un candidato pentastellato, modello Alessandra Todde. E mettendo i bastoni tra le ruote ad Elly Schlein praticamente ovunque. «Sarebbe ancora più cinico presentarsi in coalizione ed esibire una unità fittizia senza misurarsi concretamente anche sulle questioni che ci dividono. Sarebbe una finta alleanza che si sfalderebbe il giorno dopo le elezioni», conclude il ragionamento l'ex Presidente del Consiglio, che su questa linea incontra la sensibilità di Chiara Appendino, l'esponente 5 stelle più agguerrita contro il Pd. I consensi raccolti da Dario Franceschini praticamente finiscono qui. Al Nazareno chiunque è contrario alla teorie di marciare disuniti. Romano Prodi ed Arturo Parisi per lesa maestà, l'ex ministro aveva dato per morto e sepolto l'Ulivo. «Fossi Elly Schlein convocherei un organo del Pd sull'attuale situazione facendo introdurre a Prodi» propone Pierluigi Castagnetti, per dire della centralità ritrovata dall'ex Presidente Ue. Che però chiude le porte a Franceschini. Impietoso, ad esempio, Arturo Parisi: «Lui è ancora e, come in ogni passaggio, di nuovo a difesa delle convenienze della divisione, io come allora a difesa della necessità dell'unita». Un contrasto che risale alla notte dei tempi, insanabile. «La verità è che l'andare divisi piace a troppi - aggiunge l'ex braccio destro - Per alcuni è la resa alla difficoltà di trovare una intesa autentica, rinviandola sempre al domani». Eppure al Nazareno «sparare» contro super Dario è diventato una sorta di sport nazionale, difficile, anche nelle minoranze, trovare qualcuno che non l'abbia fatto. Ieri è stato il turno di Matteo Orfini: «Rinunciare a due anni e mezzo dal voto all'idea di avere una coalizione, non ha molto senso. Io penso che non dobbiamo avere fretta». Insomma aspettando Godot. «Registro il fatto che c'è una spinta del nostro elettorato all'unità. Poi c'è la naturale esigenza di coltivare le proprie battaglie», insiste ottimista Orfini. Che prosegue: «Ricordo che il centrodestra fino al giorno prima delle politiche era diviso, tutti i giorni Fdi votava contro i provvedimenti sostenuti da Fi e Lega». Naturalmente anche la segretaria Elly Schlein non è particolarmente entusiasta del lodo del suo più solido sponsor, «Le alleanze si fanno con la società», ha replicato un po' stizzita. Insomma non disturbate il manovratore. Il tema vero poi è sempre lo stesso: chi sarà il o la leader che sfiderà Giorgia Meloni? La più alta in grado, ovvero la segretaria del Pd o un qualsiasi federatore con la pazienza di Giobbe, in grado magicamente di mettere d'accordo tutti? A trent'anni dalla nascita dell'Ulivo, la «maledizione» continua: armata Brancaleone, un destino.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Il Tempo
10:20
Zaia “Sul fine vita basta ipocrisie”
Il Tempo
09:55
Foti “La prima politica da attuare è quella della coesione”
Il Tempo
09:55
Spaccio di droga ed estosione, 14 misure cautelari in Veneto
Il Tempo
09:54