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Meloni: "Un milione di posti di lavoro, Berlusconi sarebbe orgoglioso" | FOTO
Ieri 13-06-25, 08:53
«Un milione di occupati in due anni e mezzo. Silvio Berlusconi ne sarebbe fiero». Il presidente del Consiglio, intervenendo in videocollegamento alla celebrazione del 25esimo anniversario di “Libero”, tenuttosi al teatro lirico Giorgio Gaber di Milano, ricorda gli ultimi dati Istat che rappresentano la sintesi perfetta di quanto è stato fatto da chi è a Palazzo Chigi. «È la cosa – ribadisce – che mi rende più fiera. Non ci sono mai stati così tanti italiani che hanno avuto un lavoro da quando è stata fatta l'unità d'Italia». La prima donna della maggioranza ricorda come da quando è alla guida del Paese siano aumentati i contratti a tempo indeterminato, mentre è diminuito il lavoro precario. Un chiaro messaggio, dunque, a chi, fino a oggi, ha detto di provarlo a sconfiggere: «L'ha combattuto questo governo e non i nostri predecessori. Questo ci dicono i dati». Giorgia Meloni, intervistata dal direttore di "Libero" Mario Sechi e dal direttore editoriale de "il Giornale" Vittorio Feltri, che dice di «amarla», non le manda adire a chi la critica, neanche rispetto all'ultima consultazione elettorale. «Tra le opposizioni – evidenzia - c'è chi dice che sapeva che non sarebbe stato raggiunto il quorum. E allora perché ci avete fatto spendere 400 milioni per organizzare il referendum?». Nessuna sorpresa, comunque, per la reazione di una parte della minoranza. La sinistra, suo parere, ragiona sempre nello stesso modo: «se vince le elezioni di qualunque genere, allora è un trionfo della democrazia, mentre se perde le elezioni di qualunque genere, allora c'è un problema di democrazia. Addirittura si mettono in discussione le regole». Nella festa della testata che compie un quarto di secolo, comunque, la leader non rinuncia a fare un punto neanche rispetto alle questioni di politica estera, a partire dal rapporto tra Italia e Stati Uniti. «Trump – chiarisce – è un leader coraggioso, schietto e determinato che difende i suoi interessi nazionali. Io faccio lo stesso. Quindi direi che ci capiamo bene anche quando non siamo d'accordo». Su Musk, invece, ritiene come sia stata la scelta giusta scusarsi col primo inquilino della Casa Bianca e spera come il rapporto tra i due possa essere recuperato presto. Un passaggio anche sul nuovo pontefice Leone XIV, che ritiene ci «stia regalando insegnamenti straordinari», come quando ad esempio ha ricordato all'umanità che «non importa essere perfetti, ma è necessario essere credibili». Parola utilizzata anche dal vicepremier Matteo Salvini, presente all'evento di Libero, quando descrive l'operato del suo ministero: «Adesso ci sono 1.200 cantieri stradali e più di mille ferroviari. Ecco come spendiamo i vostri soldi». Sottolinea, infatti, come oggi sia sempre più difficile governare. «Fanno di tutto – ironizza- per farti passare la voglia». Una cosa è certa, la maggioranza resta compatta nel raggiungere i propri obiettivi. «In maggioranza – chiarisce - non c'è nessun problema, nessuna fibrillazione. Ci sono due anni da riempire di azioni concrete». A parlare di unità della maggioranza pure il presidente del Senato Ignazio La Russa, ospite speciale della festa, che punzecchiala sinistra: «Ha capito che con l'alternanza non vinceva e dunque si è inventata i governi tecnici». Una battura pure sul referendum: «Mi hanno insultato e quando ho detto che andavo a votare mi hanno dato dell'antidemocratico. Ho pianto a dirotto». Poi torna serio e rivela: «Avrei preferito un altro incarico, ma ho pensato a tutti quei militanti di destra che, per la loro appartenenza, sono sempre stati emarginati. Ho sentito, dunque, il loro orgoglio, che è anche il mio».
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