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Piazza di Siena, l'esibizione del Carosello del San Raffaele Viterbo: emozioni e inclusione
Ieri 25-05-25, 19:50
Emozioni a Piazza di Siena. Per la ventunesima volta, il Carosello del San Raffaele Viterbo si presenta in scena, confermandosi molto più di una semplice esibizione equestre: è un inno alla forza, alla determinazione e soprattutto all'inclusione. Anno dopo anno l'appuntamento è diventato molto più di una semplice esibizione sportiva: è un simbolo di forza, determinazione e speranza. I giovani cavalieri del San Raffaele Viterbo rappresentano l'essenza di un progetto che punta a superare i limiti e a ridefinire i confini dell'inclusione. Questa ventunesima edizione segna un traguardo importante, un percorso fatto di successi, crescita e soprattutto di integrazione. L'equitazione, disciplina nobile e affascinante, diventa così uno strumento straordinario per abbattere barriere e costruire ponti, unendo sportivi con diverse abilità in un unico, grande abbraccio. Quest'anno, un tocco di rosso ha unito i giovani cavalieri e il loro calesse in un unico filo conduttore. Una fusciacca rossa in vita per i ragazzi e un calesse dello stesso colore, simboli di passione e determinazione, hanno accompagnato la loro esibizione. Ma il vero cuore pulsante del Carosello resta l'integrazione tra ragazzi normodotati e ragazzi con diverse abilità. Un binomio che rappresenta non solo l'essenza dello sport, ma anche quella di una società che abbatte le barriere e costruisce legami. In sella, le differenze si annullano e rimane solo l'armonia tra cavallo e cavaliere, tra sogno e realtà. È in questo incontro che risiede la vera forza del Carosello: nel dimostrare che l'inclusione non è solo un obiettivo, ma una realtà concreta, che si vive e si celebra ogni anno a Piazza di Siena. Molto più di una performance equestre: è un viaggio nell'armonia tra cavallo e cavaliere, un balletto sincronizzato che racconta di rispetto reciproco, fiducia e connessione. Ma è anche e soprattutto una testimonianza tangibile di come lo sport possa diventare veicolo di inclusione sociale. I cavalieri del San Raffaele sono protagonisti di un'esperienza formativa unica, che li vede crescere non solo come atleti, ma anche come individui consapevoli del valore della solidarietà e del supporto reciproco. Ventuno anni di passione, ventuno anni di inclusione. Il Carosello del San Raffaele continua a scrivere la sua storia fatta di sport e solidarietà, un passo alla volta, un galoppo alla volta, verso un futuro dove ogni traguardo è possibile. E quel rosso, vivido e potente, che ha avvolto i giovani cavalieri e il calesse, diventa metafora di un legame che unisce cuori e ideali. Un colore che attraversa il tempo e lo spazio, un filo rosso che tesse trame di inclusione, una linea che non divide ma unisce, creando un ponte tra sport e comunità.
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