s

Predoni di oro "rosso", centinaia di furti a Roma. Allarme dei gestori dei totem
Oggi 28-09-25, 11:40
Il rame fa gola e le quasi 1.700 colonnine di ricarica per le auto elettriche distribuite a Roma sono tra i bersagli preferiti dei predoni dell'«oro rosso». Sono stati già centinaia, infatti, durante il 2025 i furti compiuti tagliando di netto i cavi dei totem situati sulla strada e il bilancio, visto che mancano tre mesi alla fine dell'anno, potrebbe non essere definitivo. Un fenomeno contro cui i gestori - i principali sono «a.Cities», parte del Gruppo Acea tramite la società «a.Quantum»; Enel X e «Plenitude On The Road», riconducibile a Eni Plenitude - stanno agendo in due modi: sporgendo denuncia alle autorità, collaborando alle indagini, e al contempo provando a difendere le colonnine ancora spente avvolgendole con pellicole di plastica particolarmente resistenti, oppure evitando proprio di montare i cavi prima dell'attivazione. Non sempre basta a tutelarsi e i numeri lo dimostrano, anche se l'arresto ad aprile scorso di una presunta banda composta da tre persone, due uomini e una donna, sembra aver contribuito a ridurre i casi per un certo periodo. Il Gruppo Acea, ad esempio, su Roma ha circa 400 colonnine e conferma che nel periodo tra maggio e giugno scorso si è verificata una «considerevole mole» di furti. Secondo quanto risulta a Il Tempo si tratterebbe di 30 episodi a cui se ne sarebbero aggiunti altri sette quando, questo mese, la società ha ripristinato i totem vandalizzati. L'allarme è ancora alto e l'azienda, oltre a denunciare i fatti, sta provando ad avviare un fronte comune con gli altri gestori del servizio tramite l'associazione di categoria «Motus-E», che riunisce operatori industriali, filiera dell'automotive, mondo accademico e movimenti di opinione con l'obiettivo di accelerare la diffusione della mobilità elettrica. Nella Capitale, secondo il portale «Open Parco veicoli» dell'Aci, nel 2024 circolavano 25.552 automobili ad alimentazione esclusivamente elettrica, senza contare quindi le ibride «plug in», un fabbisogno a cui il Comune fa fronte con 1.689 punti di ricarica per le auto, di cui 448 «fast», segnando un aumento del 53,3% rispetto al 2023. Peccato per le scorribande dei ladri che riguardano tutti i gestori e che, mettendo fuori uso le colonnine, contribuiscono a rendere difficoltoso (a volte quasi impossibile) per gli automobilisti «green» fare rifornimento per strada. La conferma degli atti vandalici - una decina di episodi che però hanno riguardato più colonnine, secondo quanto ricostruito da Il Tempo - arriva anche da Plenitude, gestore di circa 560 totem solo nella Capitale e circa 800 se si considera anche l'hinterland. «Abbiamo segnalato questi episodi alle autorità competenti, per contribuire alla soluzione del problema», sottolinea la società. Ancora più numerosi sarebbero quelli subiti da Enel X, che ha posizionato i propri impianti soprattutto fuori città: risulta a questo giornale che i furti di cavi sarebbero stati un centinaio solo tra febbraio e marzo, prima che i presunti responsabili di numerosi episodi venissero fermati dalla polizia. Ma non è solo il settore privato a essere bersagliato da un fenomeno che, peraltro, si sta diffondendo anche in Paesi come la Germania e la Penisola scandinava, in cui la mobilità green è all'avanguardia e molto più diffusa che da noi. A dicembre, infatti, un furto di cavi ha messo in forte difficoltà il deposito Atac di Portonaccio, il primo a essere stato dotato dell'infrastruttura necessaria per ricaricare i bus elettrici appena comprati da Roma Capitale. Un episodio che ha rallentato, infatti, l'entrata in funzione dei nuovi eco-mezzi.
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0