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Timidi segnali contro Hannoun anche a sinistra
Oggi 22-10-25, 09:13
Tardi, maledettamente tardi. E poi in pochi, anzi pochissimi. Siccome però rimane vero che qualcosa è meglio di niente, ci prendiamo questo qualcosa come inizio di un qualche “ravvedimento operoso”. Stiamo parlando delle indecenti dichiarazioni del signor Mohammad Hannoun, che l'Italia farebbe bene a espellere il più rapidamente possibile (peraltro il soggetto è già stato raggiunto da un foglio di via da Milano nel 2024), ma questa nostra benedetta Europa continua a non capire che la lotta “cartacea” agli estremisti islamici fa solo il loro gioco, perché non raggiunge nessun risultato concreto e, per di più, permette loro di fare anche le vittime (di cosa poi non si capisce, visto che godono di tutte le protezioni qui da noi, esattamente quelle che a casa loro non avrebbero neanche in cartolina). Ebbene vogliamo accogliere con favore le parole sensate di Stefano Bonaccini, che ospite di Massimo Giletti dice che è arrivato il momento di distinguere tra chi sta alle regole civili del dibattito e chi predica violenza senza indugio alcuno. E vogliamo apprezzare la dura presa di posizione del Riformista di Claudio Velardi, che in un pezzo di Ugo Volli scrive così: «Che cosa si attende ad espellerlo?». Insomma, c'è movimento (timido, timidissimo) a sinistra. C'è anche sul fronte televisivo, su un tema diverso ma, in fondo, collegato. Già perché quando Giovanni Floris e Corrado Formigli criticano Elly Schlein per il suo discorso che collega la destra italiana al governo con il pericolo perla democrazia, vuol dire che a sinistra si comincia a ragionare che le sparate ad alzo zero serviranno pure per fare casino, ma certo non fanno strada verso una cultura di governo che il Campo Largo fatica a trovare (ammesso che la cerchi). E allora torniamo sugli innamoramenti folli di certa sinistra italiana per un mondo ProPal che è il nemico giurato dell'Occidente, dell'Europa e dell'Italia così come sono ora, luoghi di libertà come in nessun angolo del mondo a dominio islamico. Speriamo arrivi un ripensamento di Avs sull'impresentabile candidatura di Souzan Fatayer alle regionali in Campania, perché le parole della «palestinese napulitana» (così si definisce nel manifesto elettorale) sono gravissime e inaccettabili sotto ogni punto di vista. Bonelli e Fratoianni, per una volta, scegliete di stare dalla parte della non violenza: ve ne sarà riconosciuto il merito. E speriamo si aggiungano voci a quella di Bonaccini, magari trovando il coraggio di prendere le distanze da Hannoun e da quelli come lui. Anche perché pur tra mille difficoltà la tregua a Gaza regge da qualche giorno, con la costante pressione americana su tutte le parti in causa. Infine, per inciso, sarebbe anche ora di riconoscere qualche merito a quel Trump. Qui non si tratta del Premio Nobel, ma di banale buon senso.
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