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Villa Pamphili, Ford e quel tentativo da finto regista in zona Parioli a Roma
Oggi 15-06-25, 09:43
Gli inquirenti della procura di Roma scavano nella vita di Rexal Ford, il presunto killer della bambina trovata mortea a Villa Pamphili a pochi passi dalla madre, anche lei diventata cadavere. Analizzando il profilo del 46enne, che è stato bloccato venerdì sull'isola di Skiathos (in Grecia) e che per lo più pare conduca una vita da senzatetto, emerge un passato controverso. Ne scrive oggi il Corriere della Sera, che evidenzia l'indole violenta dell'uomo, certificata da denunce, segnalazioni e chiamate di emergenza di donne picchiate. Nonostante tutto faccia pensare a un clochard, Ford "non era però un latitante, non aveva conti in sospeso con la giustizia" e soprattutto poteva contare su una "sostanziosa disponibilità economica". Le ricerche, intanto, si stringono sui mesi che il presunto killer ha trascorso a Roma. Ad attirare l'attenzione degli investigatori è una sua visita a una casa di produzione in zona Parioli, "dove avrebbe provato ad accreditarsi come regista". Il 7 maggio scorso, spiega il Corsera, l'uomo ha mostrato addirittura "un copione scritto da lui". Un'identità, quella del cineasta, usata anche in altre occasioni. Il 46enne fermato a Skiathos, anche quando ha provato a entrare abusivamente in una stanza d'albergo a Largo Argentina, lo scorso 5 giugno, si era spacciato per un regista. Come? Sfruttando l'omonimia con un produttore e sceneggiatore di serie tv estraneo a questa terribile vicenda.
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