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Leganza: Melania Trump rivendica l'orgoglio della nuda beltà
20-09-2024, 07:59
Oltre a metterci a nudo il cuore, Lady Melania ci mette a nudo pure il sedere (ma sempre con eleganza, s'intende). Ed eccola dunque l'ex e forse prossima regina d'America. Eccola la bellissima donna, Melania Trump, che sinora era stata muta e silente come un pesce di fondo. Melania l'impenetrabile, la Trump più imprevedibile che torna adesso con l'omonimo memoir. Il suo nome è Melania, ed è appunto una biografia dove oltre a metterci a nudo il cuore, all'incirca come Baudelaire, la donna – sia pur con stile – ci mette a nudo il sedere. Ma andiamo con ordine. «Dovremmo onorare i nostri corpi», dice l'ex modella e first lady nel suo inglese ingentilito dallo slavo. E poi ancora: «Dovremmo abbracciare la tradizione senza tempo di usare l'arte come potente mezzo di autoespressione» (e qui lo slav-english fa il paio col bianco e nero del video che giustamente diventa ipnotico). «Onorare i corpi» ed è dunque Lady Melania come Lady Godiva. Lady Trump come un marmo greco. L'ex first lady si ripropone così, in questo video che promuove la biografia. Evocando l'atto rituale che quelli colti chiamerebbero “anasyrma” (per intenderci, si ripropone come una Venere Callipigia che provocatoriamente sfoderi il fondoschiena). E nel nuovo libro e sul social – ovvero su X, il più Maga che c'è – decide di rivendicare le antiche gesta da musa di Helmut Newton e poi, soprattutto, da statua ignuda per GQ (correva l'anno 2000). IL RITORNO Sicché Lady Melania che sinora aveva taciuto, Lady Melania che aveva lasciato spazio alle altre bimbe di Trump (dalla nuora Lara alla nipotina Kai), torna. E batte il passo sul punto. Ovvero rivendica l'avvenenza che rubò il cuore al tycoon, e poi rivendica la bellezza che vellica, di questi tempi, un nervo scoperto persino più del culo. Perché questo è il punto. E Melania Trump, che come gli intelligenti tace, lo sa. E il punto (dolente, si diceva) è che il cosiddetto occidente ha un problema con sé stesso e giocoforza col corpo. «Perché i media hanno deciso di indagare sul motivo per cui stavo celebrando il corpo umano in un servizio fotografico di moda?», chiede Melania sullo sfondo del David di Michelangelo e dei quadri di John Collier. E poi, sempre più diretta: «Non possiamo più apprezzare la bellezza del corpo umano?». Domanda. Ed è domanda ben posta, questa, non tanto per il contenuto – che in tempi di body positivity già s'era sentito – ma anche e soprattutto perché a porla è la repubblicana pacata. La convitata di pietra che parla poco ma che, evidentemente, sa quando e cosa dire. Giacché Melania sembra sapere, appunto, che quello del marito è un elettorato di maschi e femmine – più maschi che femmine – che se potesse riavvolgerebbe il nastro agli anni Novanta di Cindy Crawford, Kate Moss o Naomi Campbell nudissime alle Bahamas. Un elettorato che ben volentieri tornerebbe agli anni dell'ammiccamento immoralista di Basic Instinct (era il 1992) e dunque dell'incontro di Melania e The Donald (era il 1996). Ed è un elettorato, insomma, di americani che la body positivity se la son persa per strada insieme al puritanesimo post Me Too. Melania colpisce così al cuore dei suoi (nostalgici) e contemporaneamente affonda quegli altri (progressisti) in punta di soft power. Nel loro punto debole. Affonda cioè i democratici, femministi e nondimeno paternalisti, nell'idea che una donna non possa denudarsi onde evitare la mercificazione... FEMMINISTE DISSIDENTI Ed è uno spot, il video di Melania, che forse piacerebbe a Camille Paglia, la critica d'arte di sinistra che nella sinistra scorge sempre, più che a destra, un concentrato d'idiozia. La femminista dissidente per cui «il femminismo americano è l'ultima espressione del puritanesimo repressivo». L'autrice di Sexual Personae (capolavoro del 1990: un decennio che fu un canto del cigno) la quale nei corpi nudi delle Veneri, dei putti, di Michelangelo, del porno e a questo punto anche di Melania (bisognerebbe chiederglielo) vede lo zenit dell'occidente. Il punto massimo di civiltà che, innalzando il corpo, innalza l'umano. E cioè sé stesso. Lady Melania, intanto, nuda come Lady Godiva, ha parlato. Ha forse aspettato il momento giusto, chissà, e ha promesso di raccontare finalmente la verità o, se preferite, la nuda veritas (“the truth” compare e ricompare alla fine del video). E compensando così lo sbraco di suo marito, ha carezzato con eleganza i suoi (nostalgici del corpo umano) e sferzato con sapienza quegli altri (i progressisti bacchettoni). E ha promesso infine non tanto una grande America, ma addirittura un occidente. Nudo, libero e “great again”.
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