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Addio a Nino Benvenuti, campione del mondo di pugilato
Oggi 20-05-25, 18:05
AGI - Nino Benvenuti è morto all'età di 87 anni. Nato a Isola d'Istria il 26 aprile 1938. È stato uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi. La sua carriera ha raggiunto l'apice con la medaglia d'oro olimpica nei pesi welter a Roma 1960, un trionfo che lo ha consacrato sulla scena internazionale. Successivamente, ha conquistato il titolo mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, prima di passare ai pesi medi, dove ha dominato diventando campione del mondo nel 1967 e 1968. Il suo stile elegante e tecnico gli è valso il prestigioso Val Barker Trophy come miglior pugile olimpico, un riconoscimento raramente assegnato. A testimonianza della sua grandezza, nel 1992 è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame, cementando il suo posto nella storia del pugilato. In carriera ha disputato 90 incontri, 82 vinti (35 per ko), sette persi (2 per ko) e uno pareggiato. Nel 1967 il suo primo match della trilogia contro Emile Griffith è stato nominato combattimento dell'anno ('Fight of the year').Nino Benvenuti è stato l'unico pugile italiano ad aver detenuto il titolo mondiale unanimemente riconosciuto di due categorie di peso (medi e superwelter). Dal 1992 è nella International Boxing Hall of Fame, primo italiano a entrarci. Giovanni, per tutti Nino, era nato il 26 aprile del 1938 a Isola d'Istria. Benvenuti è stato anche attore. Nel 1969 ha debuttato nello spaghetti-western di Duccio Tessari, 'Vivi o preferibilmente morti' assieme a Giuliano Gemma, già suo compagno di leva nei vigili del fuoco. Nel 1975, Benvenuti è stato protagonista del film poliziesco 'Mark il poliziotto spara per primo'. Dal 9 marzo del 1979 era iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti del Lazio. La camera ardente di Nino Benvenuti, sarà allestita al Salone d'Onore del Coni e sarà aperta da domani alle 16:30 fino a giovedì, in attesa che vengano fissati i funerali. Abodi, perdiamo pilastro della storia dello sport italiano "Nino Benvenuti ci ha lasciati, ma resta impresso nella memoria e nel cuore di chi lo ha conosciuto e seguito nel suo percorso sportivo, suggellato dall'oro olimpico a Roma 1960 e dalle vittorie mondiali. Le poche volte che ha perso, lo ha fatto con onore ed è stato grande anche quando è sceso dal ring, senza mai tradire l'amore per la boxe, l'eterna passione". Lo dichiara il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi. "Un italiano orgoglioso della sua terra, forgiato sin da giovane dalla fuga dalla propria casa con centinaia di migliaia di altri esuli istriani, fiumani e dalmati che lo segnò e lo forgiò nel carattere - prosegue - talento puro sul ring che fu il suo primo palcoscenico, dominato con tecnica e velocità, diventando un'icona della 'nobile arte'. Oggi perdiamo un pilastro della storia dello sport italiano, che entra nel Pantheon degli immortali". Oliva, notizia tristissima "È una notizia tristissima, Nino era il più grande pugile italiano di sempre". Lo ha detto all'AGI, Patrizio Oliva, ricordando Nino Benvenuti. Oliva è stato uno dei grandi della boxe internazionale, campione olimpico a Mosca nel 1980 dei pesi superleggeri.
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