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Caso Resinovich, la mossa di Sebastiano: "Arrestatemi". Il caso dei dati cancellati
Oggi 18-09-25, 21:15
Sebastiano Visintin è l'unico indagato per la morte di sua moglie, Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e trovata morta nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico il 5 gennaio 2022. "Da come è stata presentata la cosa a questo punto arrestatemi. Sinceramente, di tutto questo, la scomparsa di mia moglie, non ho niente a che fare. Perciò sono tranquillo, sereno", afferma l'uomo ospite di "Dentro la notizia" su Canale 5. "Io continuerò sulla mia strada, su quelle che sono le mie possibilità. Sono a disposizione degli inquirenti se mi vogliono sentire, ho i miei consulenti, i miei avvocati che mi sono vicino, perciò sono sereno e tranquillo", afferma intervistato da Gianluigi Nuzzi. Tuttavia sono molti i punti oscuri della vicenda. Visintin ha risposto alle domande sulle immagini della GoPro che avrebbe cancellato. Sulla telecamera risulta che la cancellazione sia avvenuta il 13 giugno del 2023 alle 20.37, lo stesso giorno in cui è stata diffusa la notizia che il giudice aveva disposto degli accertamenti sul dispositivo. Per l'uomo è solo una coincidenza: “Parliamo di un anno e mezzo dopo”. C'è poi il caso del telefono resettato e regalato poi dallo stesso a una donna. "Io questo telefono l'ho regalato a questa mia amica perché lei è professoressa, insegna agli istituti superiori, perciò mi fa 'ho sempre dei problemi col telefono'", ha detto Visintin.
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