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Il signore delle Mosche-e e quel legame con il Pd. La Lega va in procura
Oggi 22-05-25, 07:45
Il comune di Paderno Dugnano, che conta circa 50.000 abitanti e si trova nell'hinterland milanese, dopo la polemica per l'acquisto del Tempio dei testimoni di Geova da parte della «Casa della cultura musulmana», ora si arricchisce di nuovi elementi. Prima di tutto, è arrivato l'intervento della Lega che, con un esposto al Comando dei carabinieri locale, denuncia che «in data 24 giugno 2024 sul social network Facebook è stato pubblicato da un profilo identificabile con il nome «Ossa ma» un contenuto che appare in evidente violazione della normativa elettorale italiana. In particolare, tale utente ha reso pubbliche una o più fotografie della propria scheda elettorale compilata, riferita al ballottaggio per le elezioni comunali. Dalle immagini pubblicate si evince chiaramente che le fotografie sono state scattate all'interno della cabina elettorale durante l'espressione del voto» e la x è apposta proprio sul nome dell'attuale sindaca di centrosinistra Anna Varisco. Siamo davanti a un chiaro invito al voto? Come sottolinea la stessa Lega, questo comportamento costituisce «una violazione del principio di segretezza del voto, sancito dall'articolo 48 della costituzione, nonché delle norme di legge che regolano lo svolgimento delle operazioni elettorali». Hanno quindi deciso di presentare l'esposto per far sì che vengano verificati i fatti segnalati, identificando il responsabile e valutando la sussistenza di eventuali reati perseguibili d'ufficio. Il tutto trasmettendo copia anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza. Dopo aver verificato che la foto in questione sia ancora presente sui social di «Ossa ma», siamo risaliti all'identità che si celerebbe dietro lo pseudonimo e corrisponderebbe a Osama Gabali. Un nome che, secondo quando ci risulta, non solo non è sconosciuto alla comunità di Paderno, ma sarebbe una persona nota anche alle stesse forze dell'ordine, che da tempo monitorano l'attività della comunità islamica sul territorio. L'attività social di Gabali si distingue anche per la forte presenza di video contro esponenti del nostro Governo: il premier Giorgia Meloni, il vicepremier Matteo Salvini, l'europarlamentare della Lega Silvia Sardone. Vengono, infatti, ricondivisi da lui video realizzati da altri utenti con il volto della Sardone e l'#razzista, la foto di Salvini che stringe la mano a Netanyahu con scritto «vergognati all'infinito» o appelli come quello contro la Meloni: «Non hai l'elmetto, hai una maschera, è arrivato il momento di toglierla. Tutti gli italiani vogliono le tue dimissioni subito, perché sei la vergogna dell'Italia. Stai portando l'Italia al fallimento, alla rovina». I contenuti difficilmente sono nativi di Gabali, se non quando trasmette video in diretta dei musulmani raccolti in preghiera, che sia in spazi all'aperto o all'interno della vecchia moschea abusiva in Via Derna, chiusa poi nel 2023. Ed è proprio in merito a quella struttura che il nome di Gabali compare nuovamente. Vedendo gli atti dell'acquisto dell'immobile, intestato all'Associazione la famiglia felice, si nota come proprio lui compaia tra i Soci presenti nel momento della riunione tenutasi in data 11 aprile 2018. Infine, tornando all'acquisto del Tempio dei testimoni di Geova, sembra che la cifra dell'acquisto da parte della comunità musulmana sia di 550.000 euro, una cifra non estremamente abbordabile se si considera, peraltro, che l'immobile ad oggi non ha l'agibilità e che quindi sarebbero necessari ulteriori lavori per poter rendere il luogo adatto alla funzione per cui è stato comprato: renderlo un luogo di culto in cui far convergere tutti i fedeli islamici che precedentemente si ritrovavano in Via Derna. Un «dettaglio» che la parte venditrice ha dichiarato, sottolineando di non essere in possesso del certificato di agibilità ma, ciò nonostante, la parte acquirente ha accettato di concludere la trattativa. Diversi gli aspetti su che gli agenti stanno monitorando a Paderno, soprattutto alla luce della crescente diffusione della presenza islamica.
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