s

Spiazzati! La proposta di pace di Trump sull'Ucraina terremota la sinistra
Ieri 10-03-25, 07:35
Il destino avverso, come quello che perseguita Elly Schlein. Una maledetta congiunzione astrale che nel giro di una settimana ha costretto il Nazareno ad aprire il fianco a mille polemiche distruttive, una sorta di generale impazzimento della situazione. A cominciare dal 15 marzo, dalla piazza pro Europa proposta dall'editorialista amico, Michele Serra, e trasformata in realtà in una manifestazione contro Donald Trump e contro la stessa Europa. Con il suggello definitivo di Maurizio Landini che ha consegnato a Repubblica la piattaforma: «Considero ancora valido l'insegnamento di Enrico Berlinguer: se vuoi la pace, costruisci la pace. Dobbiamo scegliere tra un'Europa che preservi le sue ragioni fondative e una che, attraverso la guerra, le dimentichi. Noi intendiamo difendere la prima tra queste, un'idea di Europa alternativa a quella che ci stanno propinando in questi giorni». Tradotto dal sindacalese, significa che l'iniziativa del 15 si caratterizzerà contro Ursula von der Leyen ed il suo Rearms Eu. Che poi, guarda caso, è la linea adottata dalla segretaria del Pd. Sulle stesse parole d'ordine anche l'Anpi: «L'idea del Continente è oggi clamorosamente tradita dal piano ReArm Europe proposto da Ursula von der Leyen. Il riarmo degli Stati fomenta e rafforza i nazionalismi». Peccato che questa posizione sia antitetica a quella adottata dai socialisti europei, che con lo spagnolo Sanchez ed il tedesco Scholz hanno dato il via libera alla Presidente Ue. Insomma che imbarazzo a Bruxelles, il Pd contro tutto e contro tutti, solo per non perdere contatto con la traballante alleanza con Avs e con il M5S (che almeno ha risposto negativamente all'appello di Michele Serra). Quella di sabato prossimo non sarà una scampagnata unitaria del campo largo: riformisti dem ed Azione sono sempre più scettici, alla fine l'ingombrante compagnia di giro allestita per l'occasione da Elly Schlein potrebbe convincerli a non partecipare. Con Elly, la grande piazza per l'Europa, rischia di essere un'adunata contro S&D e per un'indistinta pace, a braccetto con Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli (che porteranno alla manifestazione senza vessilli, le bandiere arcobaleno) oltre che con il numero uno della Cgil e l'ex Rifondazione Comunista Gianfranco Pagliarulo. A proposito di Saturno contro, si sono messi di mezzo anche i "creativi" di stanza al Nazareno, responsabili di un post un po' stralunato. Con un virgolettato attributo alla premier e rivolto a Matteo Salvini: «Sulle armi parli come il Pd» e l'incitamento dei dem ad andare avanti così: «Bravo Matteo, adesso ascoltaci anche su sanità e salario minimo». Sembrava un fake ma quando si è capito invece che era un'iniziativa promossa da Elly Schlein e autorizzata dal fedelissimo Flavio Alivernini (portavoce e capo ufficio stampa)sono piovute polemiche a non finire. Con la vice presidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, lapidaria: «Mi vergogno». E Carlo Calenda che chiede: «Ma vi siete bevuti il cervello?». Elly "Biancaneve" non muove ciglio eppure nel frattempo il Nazareno si è trasformato in un campo di battaglia. Insomma tra lo strappo della senatrice Anna Maria Furlan che ha lasciato il Pd per rifugiarsi in Italia Viva, marchiani errori di comunicazione, le divisioni sul piano di riarmo europeo, la segretaria è tornata a ballare. Inseguita dalla maledizione di sempre, ora aumentata di intensità: Elly non è in grado di essere l'anti Giorgia alle elezioni politiche. Troppo movimentista, troppo radicale, troppo divisiva: una condanna generalizzata sempre più difficile da sfuggire. L'ultimo a scendere in campo è Luigi Zanda, da sempre il nume tutelare del partito nato al Lingotto, l'ex capogruppo in Senato, il vero e proprio padre nobile dem, la sua sentenza è pesantissima, e sembra non prevedere un secondo appello. «Davanti alla straordinarietà della fase storica e dunque al bisogno urgente e assoluto per il Pd di darsi una linea chiara sulla politica internazionale ed europea, l'unico luogo nel quale un dibattito di questo rilievo possa svolgersi in modo franco e trasparente è un congresso straordinario», ha spiegato l'ex presidente dei senatori dem. Chiamando in causa quella che è l'ultima spiaggia, il cappio di tutti i segretari al Nazareno: il congresso. Da statuto i gazebo dem devono tenersi ogni 4 anni, a rigore Elly Schlein scade nel febbraio 2027, quindi a ridosso delle elezioni politiche. Troppo tardi per Luigi Zanda e per la minoranza, che vorrebbero anticipare i tempi, convocare un congresso per soli iscritti (chiudendo la porta alla ‘claque' esterna di Elly) e scalzarla. Una stoccata arriva anche dal placidissimo Stefano Bonaccini (allineato su tutto) che ricorda: «Un leadership si vede non se vinci le primarie, ma se vinciamo le elezioni». Più che un congresso, piuttosto servirebbe un miracolo.
CONTINUA A LEGGERE
6
0
0
Guarda anche
Il Manifesto

Schlein sulle barricate, ma dimentica i tagli Pd
Libero Quotidiano

Calessi: Schlein farà campagna contro il Jobs Act (e mezzo Pd)
Il Tempo
17:12
Hi-Tech & Innovazione Magazine - 11/3/2025
Il Tempo
17:00
Tg Sport - 11/3/2025
Il Tempo
16:52