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Estero
I legami tra la Basilica di San Paolo e la Corona inglese
Ieri 23-10-25, 21:30
AGI - La Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove oggi si è svolto il secondo momento ecumenico durante la visita a Roma di re Carlo III e la regina Camilla, ha molti legami storici con il regno d'Inghilterra. Nel periodo successivo all'arrivo in Inghilterra dei monaci missionari romani Agostino di Canterbury e Paolino di York, i sovrani sassoni, tra cui i re Offa ed Etelvulfo, iniziarono a provvedere alla manutenzione delle tombe degli apostoli a Roma e, nel tempo, questa benevolenza reale si concentrò in particolare sulla tomba di San Paolo. I protettori della Basilica Nel tardo Medioevo, i re d'Inghilterra erano stati riconosciuti come Protettori della Basilica e dell'Abbazia. Per secoli, lo scudo araldico dell'Abbazia è stato circondato dalle insegne dell'Ordine della Giarrettiera, la massima onorificenza nella tradizione reale inglese. La separazione tra le Chiese di Roma e d'Inghilterra nel XVI secolo portò per molti anni a relazioni tra lo Stato inglese e il papato segnate da reciproca incomprensione e sospetto. Tuttavia, nel corso dell'ultimo secolo, le relazioni tra il Regno Unito e la Santa Sede, e tra la Chiesa d'Inghilterra e la Chiesa cattolica, si sono approfondite e rafforzate. Dal Concilio Vaticano II, anglicani e cattolici hanno lavorato e pregato insieme in innumerevoli situazioni, ricercando l'unità per la quale il Signore Gesù ha pregato. San Paolo è stato il luogo in cui Papa Paolo VI e l'Arcivescovo Michael Ramsey di Canterbury si incontrarono nel 1966 e convennero di avviare un dialogo formale tra anglicani e cattolici romani per la prima volta dopo la Riforma.
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